Sabato la morte di un ciclista, purtroppo non la prima in città. Ora l’associazione Città Ciclabile, dopo l’appello lanciato ad aprile, torna a farsi sentire.
L’INCIDENTE. Risale a sabato pomeriggio l’ultimo incidente che vede coinvolto un ciclista: un’infermiera di quarantotto anni che tornava da fare la spesa è stata travolta con la sua bicicletta da un camion della nettezza. La donna è morta sul colpo, dopo essere stata agganciata e trascinata dal mezzo che svoltava in via di San Quirico.
UN GIRO IN PERIFERIA. E dopo questa tragedia l’associazione Città Ciclabile torna a dire la sua, sottolineando come il sindaco Renzi abbia in programma di caricare una bici sul camper che lo porterà a giro per l’Italia per la campagna elettorale. La proposta dell’associazione è quella di fare un giro prima nella sua città, soprattutto nelle periferie, per valutare la situazione quotidiana affrontata da circa trentamila ciclisti cittadini all’interno della giungla della strada.
LA RABBIA. I ciclisti sono poi arrabbiati poiché – dicono – il loro appello, consegnato lo scorso aprile, è rimasto inascoltato. Avevano raccolto in soli dieci giorni oltre 1.600 firme di cittadini, ciclisti e non. “Chiediamo al sindaco Matteo Renzi, alla sua giunta e a tutti i consiglieri comunali, di aumentare nel bilancio e nel piano triennale le risorse umane ed economiche per progettare e realizzare una rete integrata di piste ciclabili e interventi per la moderazione della velocità dei mezzi a motore”, riportava l’appello. L’associazione sottolinea infine come i fondi stanziati sulla mobilità ciclistica, al contrario di quella a motore, siano pochi e gli interventi realizzati molto lentamente.