Cinquencento chilogrammi di fuochi d’artificio.
IL SEQUESTRO. Li ha sequestrati la Guardia di finanza di Prato, dopo averli rinvenuti in un magazzino della periferia cittadina.
LA DENUNCIA. La titolare dell’azienda è stata denunciata. Non avrebbe infatti avuto l’autorizzazione né per detenere i botti né, tantomeno, per venderli. La pericolosità in sé dei fuochi d’artificio sarebbe stata assai limitata. A renderli pericolosi, oltre alla quantità, sarebbe stata la presenza nel magazzino di merce altamente infiammabile come carta e plastica.