Hanno chiesto i danni alla Costa Crociere, perchè dopo il naufragio al Giglio con la Concordia, non riescono più a navigare. Troppo grande lo stress vissuto in prima persona la terribile notte del 13 gennaio scorso.
I MEMBRI DELL’EQUIPAGGIO. A dichiararsi parte offesa sono tre membri dell’equipaggio, i primi dello staff della Costa a citare in giudizio la compagnia. Si tratta del ‘metre’ Carmelo Onorini, lo chef Leonardo Colombo e il tecnico di macchina, Raffaele Monteleone, tutti provenienti da Pizzo Calabro.
L’INDENNIZZO. Ne hanno dato notizia i loro avvocati, Davide Romano e Claudio D’Amato, spiegando che i loro assistiti, come gli altri membri dell’equipaggio, hanno già accettato i circa 10mila euro di risarcimento pagati da Costa a tutti i dipendenti scampati al naufragio con il vincolo “di poter lavorare nella società Costa per il futuro esclusivamente nel caso di firma dell’accordo”.
TRAUMATIZZATI. Adesso però la svolta, con la richiesta danni milionaria. E’ Onorini a spiegare il perchè in un’intervista a Panorama. “Non riesco più a salire su una nave, neanche su una barca. Mi sento gli occhi impietriti, non riesco più a dormire – spiega il maitre – E’ un disturbo post traumatico da stress con sindrome ansioso-depressiva-reattiva. Ma lo ha detto non solo uno psicologo ma anche un altro”.