venerdì, 19 Aprile 2024
- Pubblicità -
HomeSezioniCronaca & PoliticaConcordia, piccolo sversamento di idrocarburi:...

Concordia, piccolo sversamento di idrocarburi: bloccata la fuoriuscita

E' successo ieri mattina, quando dal relitto della nave c'è stato un piccolo sversamento di idrocarburi: ''La situazione è sotto controllo''. Intanto continua a tener banco la rimozione della nave: ''Vogliamo fare presto e bene''.

-

- Pubblicità -

Un piccolo sversamento di idrocarburi si è verificato ieri mattina dal relitto della Costa Concordia.

SVERSAMENTO. Ma la fuoriuscita – viene spiegato – “è stata prontamente bloccata ed evitato il suo propagarsi, grazie ad un cordone di 350 metri di panne stese sul mare e la messa in funzione della pompa galleggiante, che in poche ore ha recuperato mezzo metro cubo di combustibile. Alcune panne sono state stese anche davanti all’ingresso del porto dell’isola, vista la presenza di forti correnti da nord che stavano spostando l’iridescenza in quella direzione”. “La situazione è sotto controllo”, ha assicurato Maria Sargentini, presidente dell’Osservatorio di monitoraggio sull’emergenza all’isola del Giglio. Lo sversamento di ieri – viene spiegato ancora – è stato causato dal distacco di una flangia, ovvero un disco in metallo di congiunzione, di una valvola del sistema “Hot tapping” installata nel corso delle operazioni di rimozione del combustibile. La valvola è stata richiusa dai sommozzatori del consorzio. La perdita era stata segnalata alle 8.40.

- Pubblicità -

RIMOZIONE. Intanto continua a tener banco la questione della rimozione della nave. “L’Osservatorio lavora esclusivamente per rimuovere il prima possibile la nave e con il minor impatto per l’ambiente”: ad assicurarlo è stata sempre Maria Sargentini. “Vogliamo fare presto e bene – ha aggiunto – naturalmente nei limiti della sicurezza delle persone che lavorano attorno allo scafo della nave e che non è negoziabile”. Ieri nell’isola – spiega la Regione – si è svolto il consiglio comunale aperto voluto dal Comune per fare il punto sui lavori in corso, a quasi quattordici mesi dal naufragio. Marzo sarà il mese decisivo, è stato detto dai tecnici della Titan Micoperi incaricati della rimozione dello scafo. Da qui a trenta giorni – viene spiegato – si avranno indicazioni chiare sui tempi necessari per portare via il relitto della Costa Concordia incagliato di fronte all’isola. “Oggi però indicare una data, hanno chiarito sempre i tecnici e Costa, sarebbe un azzardo, anche se le trivellazioni sul fondale per fissare i pali si cui dovranno essere ancorate le sei piattaforme, tre piccole e tre grandi, per tirare su lo scafo sono riprese. Due mesi fa si era parlato della fine dell’estate, da luglio a settembre. Poi le difficoltà incontrate, anche per le caratteristiche geologiche del terreno, avevano costretto il consorzio a fermarsi più volte e cercare accorgimenti per favorire le attività di perforazione. Due delle piattaforme più piccole (la 5 e la 6) sono già pronte. Proseguono le trivellazioni per la 4. Sulla chiglia della nave intanto sono state posate alcune piastre di rinforzo su cui saranno passate le catene per la rotazione. Prosegue il monitoraggio dei fondali e quello delle acque interne”: è quanto dice la Regione in una nota.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -