venerdì, 13 Dicembre 2024
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“Condotte criminose ancora in corso”, ecco motivazioni del gip

"Il pericolo di reiterazione delle condotte criminose e' senza ombra di dubbio attuale e concreto, peraltro in corso di esecuzione al momento della richiesta e anche oggi". È con questa motivazione che il gip di Firenze Rosario Lupo ha autorizzato l'esecuzione delle ordinanze di custodia nei confronti di Angelo Balducci e Fabio De Santis, già detenuti dal 10 febbraio, Francesco Maria de Vito Piscicelli, arrestato, e Guido Cerruti, agli arresti domiciliari.

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Esiste, scrive il Gip, “un sistema di potere talmente forte, collaudato, insidioso, in grado di inquinare gli appalti e la concorrenza tra imprese, messo in piedi da imprenditori senza scrupoli quali Anemone e De Vito Piscicelli che con le macerie ancora calde è già pronto a buttarsi sul denaro per la ricostruzione del martoriato Abruzzo e pubblici funzionari venduti; sistema che, peraltro, fa rilevantissimi danni non solo alle casse dello Stato ma anche all’ambiente e alla qualità degli interventi pubblici sul territorio; la personalità degli indagati – continua il gip nelle sue motivazioni – che si sono resi responsabili di tali gravi condotte penalmente rilevanti quale emerge da tale indagine è tale da avere scelto un modello di vista talmente contrario al rispetto delle regole da rendere senza ombra di dubbio attuale e concreto il pericolo di reiterazione delle condotte criminose“.

Nella nuova ordinanza di custodia cautelare emessa ieri nei confronti di Angelo Balducci, il gip descrive la personalità dell’ex presidente del Consiglio nazionale dei lavori pubblici “quale emerge dalle intercettazioni, basti pensare che lo stesso ha gestito in modo del tutto personalizzato ed egoistico l’enorme potere conferitogli con incarichi di prestigio nella pubblica amministrazione e in parte conquistatosi sul campo, capace di costruire una ragnatela di rapporti alquanto influenti e forti”.

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Anche per Fabio De Santis, funzionario del dipartimento dello sviluppo e la competitività del turismo della presidenza del consiglio dei ministri e successivamente provveditore alle opere pubbliche della Toscana, il gip rileva “numerosissime circostanze su cui fondare un concreto e attuale pericolo di reiterazione di condotte criminose analoghe a quelle per cui sussistono gravi indizi di colpevolezza” e sottolinea la “personalità negativa” dell’alto funzionario che emerge “da tutte le indagini e in modo particolare dalla telefonata con il fratello Marco” che lo “attacca duramente accusandolo di non impegnarsi a sufficienza per fargli ottenere dei lavori, nonostante il consolidato e risaputo illecito andazzo esistente negli uffici di via della Ferratella“.

“Ma voi siete una banda di banditi e ci credete che gli altri sono tutti scemi…ho davanti gente che ruba tutto il rubabile”, dice Marco De Santis al fratello Fabio in una telefonata intercettata e riportata dal gip nell’ordinanza.

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