Scoperti 14 lavoratori “a nero”, sospese due attività tessili cinesi.
I CONTROLLI. Il Gruppo della Guardia di Finanza di Firenze, insieme agli ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro, all’Azienda Sanitaria Locale e ai Vigili del Fuoco, ha eseguito numerosi controlli nei confronti di ditte operanti nei cosiddetti “capannoni alveare” dell’area fiorentina. Nella zona industriale del comune di Signa sono state scoperte due ditte, gestite da imprenditori cinesi e operanti nel settore del confezionamento di accessori di abbigliamento, che si avvalevano di 14 lavoratori “in nero”.
SANZIONI. Nei loro confronti è stata comminata la cosiddetta “maxi sanzione”, prevista dal decreto legge n. 12 del 22.02.2002 e successive modifiche (ossia 1.500 euro per ogni lavoratore in nero individuato), oltre alla sanzione prevista per il numero di giornate lavorative irregolarmente effettuate e la diffida a regolarizzare i rapporti di lavoro. La Direzione Territoriale del Lavoro di Firenze ha disposto la sospensione di due delle attività ispezionate per le quali è stata superata la soglia del 20% di lavoratori impiegati “a nero”.
ASL. La Asl fiorentina ha rilevato violazioni in materia di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro inerenti all’impiego di sostanze chimiche nel ciclo produttivo e il mancato mantenimento in efficienza delle protezioni ad alcune macchine, per le quali provvederà all’effettuazione delle relative denunce. Sono al vaglio le posizioni fiscali delle ditte controllate e, in particolare, la regolarità dei contratti di locazione delle imprese presenti negli immobili.
IL BILANCIO. Dall’inizio dell’anno i controlli svolti dai finanzieri del Comando Provinciale di Firenze in questo settore ha permesso di scoprire, in tutta la provincia fiorentina, 315 lavoratori a nero e 27 lavoratori irregolari.