Allerta in Toscana per i contagi di ritorno, in particolare per le persone positive al coronavirus che sono arrivate negli ultimi giorni con voli dall’Albania: il governatore Rossi minaccia di bloccare gli aerei provenienti dal paese balcanico, se non saranno condivisi i dati dei passeggeri sbarcati in altri aeroporti italiani ma diretti in regione.
Chi viaggia in aereo, prima di partire per l’Italia, compila infatti un questionario in cui viene indicato il domicilio, temporaneo o permanente, nel nostro Paese. Rossi chiede al Ministero della Salute e a quello dell’Interno che queste informazioni di tracciamento siano condivise con la Regione, quando i passeggeri atterrati negli scali italiani siano diretti in Toscana.
Coronavirus, i contagi di ritorno in Toscana e il blocco dei voli dall’Albania
Solo nella giornata di domenica, 13 dei 16 nuovi casi di coronavirus segnalati nel bollettino della Regione riguardano persone rientrate dall’Albania, in particolare da Tirana. Preoccupano quindi i cosiddetti contagi di ritorno, provenienti dall’estero. “Se il tracciamento dei passeggeri e la loro sorveglianza attiva non sarà possibile – ha annunciato Enrico Rossi – non resterà che un’unica opzione: bloccare i voli diretti” : in questo caso l’Albania si aggiungerebbe ai Paesi per cui è stato già deciso lo stop, dal Bangladesh alla Serbia, dal Montenegro al Kosovo.
I controlli anti-Covid in aeroporto
Negli aeroporti della Toscana, all’Amerigo Vespucci di Firenze e al Galileo Galilei di Pisa, sono state allestite delle postazioni di accoglienza da parte delle Asl per i cittadini che arrivano dai Paesi dell’area extra Schengen, con tracciamento degli spostamenti e presa in carico per la sorveglianza attiva e la quarantena obbligatoria di 14 giorni. Inoltre viene data la possibilità di fare test sierologici e test molecolari. Per chi atterra in Toscana e risulta positivo al coronavirus, come per chi ha avuto contatti stretti con soggetti contagiati, c’è anche la possibilità di effettuare l’isolamento presso alberghi sanitari, obbligatori per chi abita in condizioni di sovraffollamento.
Il problema però è rappresentato dai viaggiatori che sbarcano in altri aeroporti italiani e poi si spostano in Toscana, dove si trova la loro destinazione finale. “Per arginare eventuali focolai è importante conoscere questi dati e muoversi anche in maniera preventiva – dice Rossi – E il ministro degli Interni per quanto riguarda i dati sui voli e il ministro della Salute per le misure sanitarie ci devono aiutare. Serve anche il loro impegno per arginare pericolosi ritorni dell’epidemia”.