venerdì, 13 Dicembre 2024
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Costa Concordia, Schettino ”resti ai domiciliari”

Francesco Schettino, accusato di omicidio plurimo colposo, abbandono della nave e naufragio, il giorno di Pasqua, ha lasciato per tre ore la sua casa per recarsi a pranzo dalla sorella. Oggi in Cassazione verrà deciso se rimetterlo in libertà o condurlo in carcere. E nell'Apple Store spunta un gioco sul naufragio.

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Francesco Schettino, accusato di omicidio plurimo colposo, abbandono della nave e naufragio, il giorno di Pasqua, ha lasciato per tre ore la sua casa per recarsi a pranzo dalla sorella.

IL PRANZO DI PASQUA. Ha ottenuto tre ore di permesso dagli arresti domiciliari per il pranzo di Pasqua a casa della sorella. Così Francesco Schettino, camicia azzurra, giacca blu, pantaloni scuro e occhiali da sole, accusato di omicidio plurimo, abbandono della nave e naufragio, ha potuto lasciare la sua abitazione di Meta di Sorrento per poi tornarci dopo aver pranzato con la famiglia. Ad accompagnarlo è stata proprio la sorella. Ma i pm di Grosseto hanno appreso delle tre ore di permesso concesse a Schettino dai carabinieri di Piano di Sorrento, solo la sera di Pasqua. E non hanno gradito.

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CARCERE O LIBERTA’?. E’ iniziata, presso la corte di Cassazione, la discussione sui ricorsi contro l’ordinanza del tribunale del riesame di Firenze che il 7 febbraio scorso confermò la decisione del gip d Grosseto del 17 gennaio. In tale data fu deciso di applicare a Schettino i domiciliari annullando il fermo in carcere disposto dalla procura di Grosseto il 14 gennaio, il giorno dopo il naufragio al Giglio. I ricorsi, con obiettivi opposti, vedono da una parte la procura che chiede di ripristinare la detenzione in carcere e dall’altra, la difesa punta alla revoca degli arresti domiciliari, in cui si trova dal 17 gennaio scorso. Ma il sostituto procuratore generale della Cassazione, Vincenzo Geraci, ha richiesto che siano respinti sia il ricorso della procura che quello della difesa e che venga quindi confermata la custodia cautelare ai domiciliari. La richiesta è stata avanzata alla quarta sezione penale che dovrà decidere se confermare o meno il provvedimento emesso dal Tribunale del Riesame il 7 febbraio scorso nei confronti del comandante della Costa Concordia.

BONIFICA. Anche nel giorno di Pasqua, uomini e mezzi delle strutture operative presenti all’Isola del Giglio, sono stati impegnati nelle attività di ricerca e bonifica dei fondali. I tecnici della Smit Salvage e Neri proseguono nel recupero dei materiali e oggetti usciti dalla nave. In questi giorni, con l’ausilio della nave Acqua Azzurra, le attività si stanno concentrando sui fondali a poppa.

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I DISPERSI. Dopo quasi venti giorni dal recupero degli ultimi cinque corpi a bordo della Concordia, non sono ancora state rese note le loro identità. Ma in un post nel gruppo su Facebook ”Costa Concordia survivors’ friends”, vengono pubblicati i loro nomi, ma sulla notizia non arriva ancora l’ufficialità. Questione di ore e i cinque corpi torneranno alle loro famiglie.

L’APP DELLA CONCORDIA. Dopo il libro di Schettino, il cartoon made in Taiwan, le canzoni satiriche sulla Concordia, a concludere un triste scenario di una vicenda ancora più triste e drammatica, arriva un gioco sulla tragedia. Nell’Apple Store infatti è in vendita a 0,79 centesimi il gioco ”Inchino”. Scopo del gioco è portare la nave (che per fortuna non è stata chiamata Concordia) il più vicino possibile alla costa e, una volta in prossimità degli scogli, effettuare l’inchino. Vince chi raccoglie più punti, ovvero chi effettua il maggior numero di inchini senza urtare gli scogli. Questo gioco è stato segnalato, sempre su Facebook, dal fratello di una delle vittime del naufragio che, indignato dell’App, ha lanciato un appello per la sua rimozione.

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