Dalle 29 persone denunciate a giugno per usura, spiegano le Fiamme Gialle, si e’ passati a 53 in settembre, di cui 25 arrestate, e con il sequestro di 50 milioni di euro. Altro elemento preoccupante e’ la crescita dell’abusivismo finanziario: da 27 a 47 le persone denunciate.
L’analisi di questa situazione di rischio viene rafforzata anche dalla contrazione dei prestiti bancari erogati in Toscana: i finanziamenti al mondo produttivo si sono quasi dimezzati, passando da 4,3% al 2,4 % dell’ultimo trimestre. Piu’ lieve invece la flessione del credito alle famiglie calato al 3,6% dal precedente 3,7%.
Il settore produttivo piu’ interessato e’ quello manifatturiero (-3,2% rispetto al precedente -0,3%), seguito dalle costruzioni (3,6% a fronte del 5,8%) e dai servizi (5% contro il 6,2%). Cio’ nonostante il costo del credito si sia ridotto: i tassi di interesse a breve termine praticati alla clientela regionale dal mondo bancario sono stati pari in media al 5,1% (5,9% nel periodo precedente), mentre il tasso annuo effettivo sui prestiti a medio e lungo termine e’ stato del 3,9%, in diminuzione rispetto a tre mesi prima (4,3%).
”Emergono indici di rischio usura – ha detto il prefetto Andrea De Martino – ed e’ nostra intenzione affiancare, alle iniziative di sostegno e di maggiore informazione, un’azione sempre piu’ attenta e incisiva delle forze di polizia per far emergere il fenomeno che risulta ancora poco segnalato. Non risultano infatti quest’anno aumenti delle denunce ne’ richieste di accesso al fondo riservato alle vittime dell’usura”.