Meno assunzioni, contratti con prospettive instabili soprattutto per le donne e i giovani. Segnali preoccupanti quelli che emergono dai dati Istat 2009 elaborati su base regionale dall’Osservatorio del mercato del lavoro.
Nel terzo trimestre dello scorso anno l’occupazione ha registrato, rispetto allo stesso periodo di un anno prima, quando il dato era del 66%, un calo del 2%, che equivale a circa 31 mila posti di lavoro in meno. A fare le spese della crisi sono soprattutto le donne: l’occupazione femminile risulta al 55,8%, contro il 74% di quella maschile. Fra i settori più colpiti il manifatturiero, mentre il terziario appare più stabile.
Il dato più preoccupante è forse quello relativo alle ore di cassa integrazione, aumentate del 399% per quanto riguarda la cassa ordinaria e del 212% per quella straordinaria. Si sono così “salvati” l’equivalente di oltre 20.000 posti di lavoro. La tendenza però si conferma anche per il 2010: a gennaio si è registrata un aumento del 238% sul gennaio 2009 e di oltre il 9% rispetto al mese precedente. Dal 4 maggio 2009 al 4 marzo 2010 sono pervenute alla Regione 10.947 richieste di autorizzazione alla cassa integrazione da parte di aziende con unità produttive in Toscana. Tra queste, sono state ritenute complete 8.263 domande (75,5%) per 18.308 lavoratori.
Le persone in cerca di lavoro hanno raggiunto, nel terzo trimestre 2009, le 94 mila unità. Il tasso di disoccupazione è salito al 5,6%, rispetto al 4,2% di un anno fa e al 4,9% del trimestre precedente. Il dato toscano è comunque in linea con quello del centro-nord e inferiore di oltre un punto e mezzo al dato nazionale (7,3%).
Da questi dati dipende la drastica riduzione del numero di avviamenti al lavoro: 73 mila in meno nel corso del 2009, -10% rispetto al 2008. Particolarmente penalizzate le assunzioni di giovani: -19 mila assunzioni per gli under 25, quasi 30 mila in meno per i giovani fino a 34 anni di età. I rapporti di lavoro a tempo indeterminato sono crollati (- 35%) più di quelli a tempo determinato (-14%). Il calo della domanda da parte delle imprese risulta più accentuato a Massa Carrara (-20%), nel Circondario Empolese valdelsa (-17,7%), Pistoia (-17,5%), Arezzo (-16,2%).
Per tentare di far fronte all’emergenza, la Regione potenzierà i propri strumenti in difesa dei lavoratori nel corso del 2010 con uno stanziamento di 12 milioni di euro. Ai fondi già attivati, come gli incentivi per chi assume donne sopra i 30 anni, per i giovani laureati, per stabilizzare i contratti a termine e rinnovare quelli scaduti, si aggiungeranno bonus di 3.000 euro per chi assume lavoratori prossimi alla pensione e un sussidio per gli studenti universitari figli di lavoratori in cassa integrazione o mobilità.