I composti chimici presenti nella Cannabis sativa (come il THC) potrebbero presto essere utilizzati in Toscana per la cura del dolore dei malati terminali e nelle terapie contro patologie gravi come epilessia, ictus, Alzheimer, fino all’Aids.
LA PROPOSTA. Regolamentare l’utilizzo dei farmaci e delle prestazioni a base di cannabinoidi in Toscana. E’ quanto prevede una proposta di legge presentata in Consiglio regionale dal gruppo Federazione della sinistra-Verdi.
UNA QUESTIONE DI CIVILTA’. “Un provvedimento di civiltà – ha spiegato la capogruppo Monica Sgherri – costruito con il fondamentale contributo collaborativo delle associazioni di pazienti consumatori, che va a regolamentare un utilizzo già reso possibile dalle modifiche a suo tempo apportate alle tabelle ministeriali in tema e da una specifica delibera regionale”.
“CI VUOLE UN QUADRO PUNTUALE”. “Con questa proposta di legge – ha continuato la capogruppo – si vuole dare un quadro puntuale per l’uso dei cannabinoidi non solo per le cure palliative del dolore nel fine vita ma anche per le terapie a supporto di numerose forme di disabilita’ fisica, mentale, ecc. in coerente applicazione della normativa ministeriale. Non vi e’ nessuna volontà di contrapposizione alla proposta di legge a suo tempo avanzata dal consigliere Brogi e altri, ma una formulazione più estensiva e rispettosa di quanto già definito dalla tabella ministeriale”.
LA SPERIMENTAZIONE. E’già previsto un progetto sperimentale con lo stabilimento chimico farmaceutico militare per realizzare in Italia questi farmaci.