Tre milioni di euro il costo dell’impianto, prezzo che dovrebbe essere ammortizzato nell’arco di 5 anni. Il 49% dell’energia prodotta viene, infatti, venduta alla rete elettrica nazionale e in questo modo si concretizza quell’idea di Green Economy che in Europa è già un importante motore di sviluppo.
Le risorse rinnovabili alla base di questo progetto sono 280 ettari coltivati a mais, triticale e sorgo oltre che le vinacce risultanti dalla produzione dei vini dell’azienda Ginori Lisci.
Dalla loro fermentazione si origina metano, proprio quello che si usa per cucinare o per le automobili. A sua volta è il metano che mette in moto – in modo assolutamente ecologico – un motore che genera l’energia.
“Per far vivere la terra, intesa come valore agricolo – spiega Luigi Malenchini, attuale amministratore delegato dell’azienda – bisogna inserirla nel sistema economico, un sistema che oggi vede tra le materie prime più preziose proprio l’energia. Finora in Toscana l’oro della terra è sempre stato il vino, che specialmente sulla costa arriva a risultati eccellenti? oggi abbiamo voluto fare un passo in più e legare insieme l’agricoltura tradizionale (coltiviamo circa 250 ettari di frumento per l’alimentazione umana), il vino e adesso anche l’energia“.