Il vicesindaco ha letto una nota tecnica che ricostruisce la storia recente del complesso in zona Ponte di Mezzo.
“In data 10 marzo 2009 è stata presentata all’Amministrazione comunale una comunicazione di inizio lavori riferita a una delle 9 DIA presentate nella primavera 2007; la DIA prevede la realizzazione di un sistema di garage privati interrati posti nel resede della porzione dell’area collocata tra via Da Empoli, via dei Marignolle e via Mariti. La DIA faceva parte di una più ampia serie di progetti di ristrutturazione edilizia finalizzata a riconvertire i fabbricati ex militari alla funzione residenziale sulla base dell’asserito presupposto che il vincolo di destinazione pubblica dell’area fosse da considerarsi decaduto.
La DIA peraltro era stata dichiarata nulla con ordinanza 786 del 12 luglio 2007 prontamente impugnata davanti il Tar della Toscana che, tuttavia non aveva ancora concesso la sospensiva richiesta dalla proprietà; l’istanza di sospensiva era stata invece accolta del Consiglio di Stato con ordinanza 1557 del 18 marzo aveva sospeso l’efficacia del provvedimento del Comune, fino alla decisione di merito da parte del Tar della Toscana.
Il Tar ha discusso il ricorso il 26 febbraio 2009 ed è in procinto di emettere la relativa sentenza di merito; qualora questa confermasse la legittimità delle ordinanze, come da noi ritenute, con le quali il Comune aveva dichiarato nulle le DIA presentata dalla proprietà, i lavori eventualmente eseguiti nel frattempo, in forza dell’ordinanza del Consiglio di Stato, sarebbero da considerarsi privi di titolo e conseguentemente soggetti alla applicazione delle sanzioni ripristinatorie di cui al titolo VIII, capo I della Legge Regionale 1/2005″.
Il vicesindaco Matulli ha poi aggiunto che venerdì scorso la direzione urbanistica ha dato concreta attuazione a quest’ultima argomentazione dando avvio al procedimento amministrativo finalizzato alla eventuale applicazione delle sanzioni ripristinatorie di cui al titolo VIII, capo I della Legge Regionale 1/2005. Avvio di cui è stata inviata comunicazione formale alla Rubens Immobiliare e al legale rappresentante della società, titolari delle DIA. In concreto con questa si comunica alla proprietà che se la sentenza del Tar fosse favorevole all’Amministrazione, i lavori iniziati l’11 marzo dovranno essere interrotti, le opere realizzate saranno demolite e dovrà essere ripristinato lo stato precedente.