Dal giorno del naufragio della Costa Concordia, a poche centinaia di metri dal porto dell’Isola del Giglio, s’è fatto un gran parlare delle responsabilità del capitano, Francesco Schettino, che rischia 15 anni di carcere per abbandono della nave e omicidio plurimo.
FACEBOOK. E nonostante i numerosissimi atti d’accusa e di mancata responsabilità da parte del primo uomo della nave, l’ultimo a dover scendere dall’imbarcazione secondo la legge del mare, di fatto uno dei primi a salire sulle scialuppe di salvataggio, sul social network più visitato della rete, Facebook, è nato un gruppo spontaneo di sostegno al capitano che conta già 2507 iscritti.
LA PAGINA. “A sostegno di Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia”, così si chiama la pagina all’interno della quale fioccano i messaggi si solidarietà al comandante. Numerosissimi i post, così come le adesioni, che spiegano le ragioni delle sue azioni e raccontano “un’altra verità”, quella di Schettino e di persone a lui vicine, secondo le quali il comandante non si sarebbe affrettato a raggiungere i mezzi di soccorso e non avrebbe fatto nessuna manovra azzardata.
I POST. “Questa pagina viene creata da quanti, amici e conoscenti, vogliono sostenerlo e dargli coraggio! Noi crediamo in te”, questo è il primo messaggio della bacheca, il cui profilo è stato creato nelle prime ore di domenica 15. “Diffondiamo la pagine, condividetela sui vostri profili! Chi lo ha conosciuto sa che quest’uomo è sempre stato una persona eccezionale, non quella che telegiornali e giornalisti stanno falsamente descrivendo!”, questo scrivono gli amministratori della pagina virtuale, e fioccano i “mi piace” alternati ai commenti amari di chi riconosce in lui il responsabile di una tragedia che era possibile evitare.
I precedenti, le altre pagine Fb dedicate agli “antagonisti”:
E su Facebook nasce un gruppo per onorare il camerata Gianluca Casseri – Morte di Simoncelli derisa su Facebook. Fermiamoli