A scoprirla e a sventare l’illecita esportazione di questi preziosi reperti archeologici sono stati i funzionari della dogana nell’ambito dei controlli effettuati di routine sui passeggeri in partenza.
La donna era sprovvista dell’autorizzazione ministeriale che occorre per far uscire i reperti dal territorio nazionale. E’ stata denunciata per violazione della normativa in materia di circolazione di beni appartenenti allo Stato e con interesse artistico, storico e archeologico.
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