L’evento, in programma alla Stazione Leopolda nel mese di ottobre, che rischia di naufragare dopo la lettera firmata da una folta schiera di scrittore professionisti, che hanno alzato la voce contro gli organizzatori del festival, accusati di “Voler fare cassa sui sogni e le aspirazioni di chi scrive”.
I COSTI ESOSI. 400 euro per il noleggio dello spazio espositivo, 130 per l’acquisto di una scheda di lettura, questo il tariffario che l’ideatore del festival Alberto Acciari si è affrettare a dire che “avrebbe abbassato, viste le difficoltà economiche che l’intero paese sta attraversando”.
GLI SCRITTORI INDIGNATI. Ma non è bastato a fermare l’indignazione degli scrittori capitanati Vanni Santoni, Alessandro Raveggi, Emiliano Gucci, Marco Vichi e segui a ruota da Michela Murgia, Sergio Nelli, Andrea Libero Carbone, Giorgio Vasta e Vincenzo Ostuni, ai quali si è unita anche Dacia Maraini. Il risultato è stato un effetto domino: hanno fatto un passo indietro partner importanti come Mondadori, Rizzoli, SIAE, Tuttoliobri de La Stampa e Rai3.
IL DIETRO FRONT DEL COMUNE. E oggi è toccato anche al Comune di Firenze, che ha tolto il patrocinio all’evento. “Il precipitare delle polemiche e le defezioni crescenti dei partner culturali mi costringono a ritirare il patrocinio del Comune di Firenze al Festival dell’Inedito – ha scritto in una nota l’assessore Cristina Giachi -. Il venir meno di queste adesioni prestigiose priva l’iniziativa dei presupposti indispensabili a un suo riconoscimento come evento culturale importante per la città”.