Eugenio Vagni è stato sequestrato circa cinque mesi fa dai ribelli di Abu Sayyaf nelle Filippine, insieme allo svizzero Andreas Notter e alla filippina Mary Jean Lacaba da Abu Sayyaf. Questi ultimi sono stati liberati nel mese di aprile, mentre Vagni è ancora nelle mani dei ribelli.
”Le nostre informazioni sono certe: è vivo”, ha detto il militare a una radio, che ha anche sottolineato un’intensificazione degli scontri nel sud delle Filippine, finalizzati alla ricerca di Eugenio Vagni. Sabato scorso, cinque soldati ed un poliziotto sono rimasti uccisi durante una imboscata del gruppo di ribelli che tiene in ostaggio Vagni da gennaio sull’isola di Jolo.
Il portavoce dell’esercito, Edgard Arevalo, ha anche dichiarato “Le nostre truppe non si fermeranno finché non avremo neutralizzato Abu Sayyaf e non avremo risolto il problema del sequestro nel sud”, e ha aggiunto che Vagni è tenuto in ostaggio lontano dalle zone di scontro.
“Sulla base delle informazioni che abbiamo, Vagni è vivo. E’ stato visto da alcuni civili fare un bagno in un fiume vicino a Parang tre giorni fa. Sappiamo che non era vicino alle aree di conflitto a Indanan e Parang”.