Anche i fiorentini in polemica col ministro Brunetta: quasi unanime la condanna alle ultime dichiarazioni del ministro sui precari e i giovani che cercano lavoro.
“I PRECARI SONO L’ITALIA PEGGIORE”. Tutto è iniziato martedì scorso, nel corso del convegno “I giovani innovatori” a Roma. Un gruppo di precari ha provato a prendere la parola, ma Brunetta ha girato le spalle e se ne è andato, commentando: “Questa è l’Italia peggiore”. Contestate anche le dichiarazioni che sono seguite a La7, dove ospitato ad Otto e Mezzo, il ministro ha detto: “Basta con la retorica del precariato… Ogni tanto c’è una madre che si lamenta con me perché suo figlio non trova lavoro, ma quando le dico: bene, allora domani mattina alle 5 vada ai mercati generali a scaricare le cassette, lei risponde sempre no”.
LE REAZIONI . Queste dichiarazioni hanno scatenato una pioggia di commenti e critiche che si sono riversate sulla pagina Facebook del ministro della pubblica amministrazione intasandola con post pieni di insulti. Il ministro ha replicato in un video, senza scusarsi o smentire le cose dette.
I COMMENTI DEI FIORENTINI. Il Reporter è andato per le strade di Firenze a chiedere ai passanti cosa pensano di queste controverse dichiarazioni. La condanna alle posizioni del ministro sembra unanime e condivisa nonostante l’eterogeneità degli intervistati.
Le donne. Le critiche più partecipate emotivamente sono state quelle delle donne, più ancora di quelle dei giovani. Ecco alcuni commenti femminili: “E’ un irresponsabile e non dovrebbe stare al governo. Perché non si dimette e va a fare il precario come i nostri figli?”, oppure “il ministro ha offeso la mia dignità di donna precaria, chieda scusa e faccia qualcosa di utile invece. Per ora siamo senza futuro”.
I giovani. Nei giovani emerge chiaramente una forte contrarietà alle dichiarazioni, ma anche una certa assuefazione e rassegnazione: “E’ uno schifo, ma anche se si dimette non cambia niente” – commenta amareggiato un giovane disoccupato – io ci andrei al mercato a lavorare ma non ci vogliono neanche lì. La voglia di lavorare c’è, ma non si trova niente e quando si trova o è a nero o è per brevi periodi”. E un altro ci tiene a precisare che “noi giovani non siamo ‘bamboccioni’ e ‘fannulloni’, vogliamo lavorare e farci una vita senza aver paura del futuro”. Tutti i ragazzi sono risultati favorevoli alla campagna che si sta diffondendo su Facebook che ha l’obiettivo di segnalare la pagina di Brunetta per contenuti offensivi e far si che Facebook stesso lo censuri.
Lavoratori e pensionati. “Insultare i precari significa insultare mezza Italia e prendersela con i più deboli, con quelli che non hanno garanzie”, dichiara un pensionato e sulla contestata passività giovanile commenta: “non sono fannulloni, si mobilitano per i loro diritti, salgono sui tetti per avere un futuro migliore”.
Un piccola percentuale degli intervistati hanno apostrofato il ministro che aggettivi spiacevoli e insulti come “ignorante”, “disgustoso” o peggio. Ma non tutti hanno voluto commentare dicendo di non essere informati sull’accaduto o di non giudicare importanti queste dichiarazioni.
IL MINISTRO CAMBIA VERSIONE. Sono giunte oggi nuove dichiarazioni del ministro Brunetta sulla vicenda che lo ha messo all’angolo, in cui dice di avere a cuore la sorte dei precari veri, ma non di quelli che guadagnano 1.800 euro al mese. “I precari sono vittime del sistema mentre l’Italia peggiore sono la casta di privilegiati molto romani che cerca solo visibilità mediatica”. “Io faccio il professore di Economia del Lavoro – ha detto Brunetta intervenendo su Radio24 – è da una vita che mi interesso di problemi del lavoro: le pare che io sia così stupido da dire che le vittime di un sistema che non funziona, in cui i padri sono troppo egoisti, le vittime siano loro l’Italia peggiore? Lei pensa che sia così stupido?”.