sabato, 20 Aprile 2024
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Firenze vista da Roma

Prima di tutto il mio nome: mi chiamo Cosimo Calamini e sono nato a Firenze trentatre anni fa. Fondamentalmente per vivere scrivo. Scrivo un po’ di tutto: romanzi, sceneggiature, documentari. Per cui, quando mi hanno chiesto di scrivere per Il Reporter ho pensato che comunque non farò niente di più di quello che faccio quotidianamente.

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Sono ormai sette anni che vivo a Roma, ci sono venuto per studiare e ci sono rimasto per lavorare. Dal mio angolo, nascosto nell’Appio Latino, cerco di filtrare ogni evento, a volte sono inghiottito dai tentacoli della metropoli, ma continuo ad alimentare il cordone ombelicale che mi tiene legato alla mia città

Capiterà di parlare di tutto un po’, senza pretese, ma con l’idea di capire se una città ha veramente uno spirito, un soffio che ti porti sempre dietro ovunque tu sia. Firenze si lascia ma non si dimentica mi disse un amico qualche tempo fa e come dargli torto? Proverò a non dimenticarla anche grazie a questa rubrica: senza rimpianti, con un pizzico di nostalgia e la consapevolezza di essere in qualche modo un emigrante.

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Ed è forse dalla giusta distanza, quella dell’emigrante appunto, che sto osservando la querelle nata intorno alle primarie del Pd fiorentino. Si è detto di tutto e di  più: troppe persone, toni sbagliati, litigi ingiustificati. Da qua, dal solito Appio Latino, ho assistito alla debacle del Pd romano che, senza troppi dubbi o discussioni, ha candidato Rutelli e mi viene il sospetto che, probabilmente, era il caso di litigare un po’ di più.

*scrittore

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