Per la riapertura dell’Auditorium Flog di Firenze qualcosa si muove, anche se è troppo presto per dire quando torneranno i concerti all’auditorium del Poggetto. Fatto sta che da mesi, con la nuova giunta Funaro, è ripreso il confronto tra il Comune e la cooperativa a cui fa capo il locale, nato come dopolavoro delle Officine Galileo e chiuso da cinque anni. Sulla questione si stanno muovendo gli assessori Giovanni Bettarini (cultura) e Letizia Perini (sport). “Si è avviata un’interlocuzione molto positiva e stanno lavorando insieme ai gestori della Flog per fare in modo che possa riaprire”, ha detto la sindaca ai microfoni di Controradio.
Perché è chiusa?
La sala da concerti, con alle spalle quasi 30 anni di grandi nomi della musica, è chiusa dal 29 febbraio 2020. Pochi giorni dopo è scoppiata l’emergenza Covid. Con la fine della pandemia però le porte sono rimaste serrate. A impedire la riapertura della Flog di Firenze è in particolare la necessità di corposi lavori di messa in sicurezza, dall’adeguamento antincendio agli interventi antisismici, per un costo che in passato è stato stimato tra gli 800.000 euro e 1 milione di euro. Il nodo quindi è dove trovare queste risorse.
Al lavoro per la riapertura della Flog di Firenze
Qualcosa è cambiato con il rinnovo dei vertici della cooperativa, che – con presidente Gianluca Corsini fresco di elezione – ha dato un nuovo impulso alla riapertura della Flog. Ancora un progetto non è stato presentato, ma si sta lavorando con Palazzo Vecchio per trovare una via percorribile. I tempi non si prospettano brevi: già a marzo è in programma un nuovo faccia a faccia con il Comune. L’idea della cooperativa è quella di mantenere la capienza a mille persone, continuando a ospitare concerti (e non una discoteca), valorizzando anche le realtà sportive presenti nell’area.
Forse proprio dall’affitto dei campi di tennis e dalla piscina estiva, oltre che dall’arena cinematografica all’aperto, potrebbero arrivare un po’ di fondi da destinare ai lavori. Non si esclude il sostegno di privati, sotto forma di sponsor. “A breve ci faranno sapere le tempistiche – ha detto Funaro ai microfoni di Controradio -. È chiaro che devono fare tutta una serie di adeguamenti normativi, ma la prospettiva dove prima c’era un grande punto interrogativo oggi è di una riapertura”.
Il “mostro del Poggetto”
Novità anche per il “mostro del Poggetto“, il complesso immobiliare a poca distanza dalla Flog, in via Burci, che dopo la colata di cemento degli anni Novanta non è stato mai concluso. In ponte c’è una variante che consenta di far ripartire i lavori con un progetto più soft: 5 palazzine da 4 piani meno impattanti dal punto di vista paesaggistico (per un quinto destinate al social housing con prezzi calmierati), più verde pubblico e 50 dei 400 posti presenti nel parcheggio interrato destinati al pubblico.