La protezione civile non tornerà in Abruzzo? I volontari toscani sono pronti a farlo se si presenterà la necessità. E sono pronti ad andare anche in tutti gli altri posti dove ci saranno persone che hanno bisogno d’aiuto. Con la loro carica di umanità, coi loro mezzi e con la loro esperienza. E’ la presa di posizione del presidente di Anpas Toscana, Romano Manetti, che ha voluto intervenire a tutela di tutti i volontari che mettono sempre a disposizione il loro tempo gratuitamente per assistere chi si trova in stato di necessità.
“Le Associazioni di pubblica assistenza aderenti all’Anpas Toscana – ha detto Manetti – contribuiscono in misura consistente al funzionamento della Protezione civile nazionale con la presenza di migliaia di volontari, che senza alcuna remunerazione, intervengono a fianco dei professionisti (Vigili del Fuoco, dipendenti del Dipartimento di Protezione Civile, Militari) e non verranno mai meno alla loro missione fondamentale di essere di aiuto dove ce ne sia bisogno. A Viareggio, come in Lucchesia per l’alluvione o a l’Aquila per il terremoto”.
“La prestazione volontaria offerta in caso di necessità aumenta la carica di responsabilità dei funzionari dello Stato che sono chiamati a coordinare gli interventi. I volontari/cittadini si augurano che le inchieste in corso diradino le ombre che si allungano su persone e strutture importanti della Protezione civile, ma in ogni caso, non faranno mancare la loro opera“, ha concluso Manetti.