La crescita imprenditoriale in Toscana? Secondo i dati raccolti da Movimprese è decisamente in calo.
LO STOP. Il rallentamento della crescita imprenditoriale osservato già all’inizio del 2011 interessa tutti i principali settori regionali di attività economiche. Solo le imprese del terziario risultano in crescita (+1,2%), grazie soprattutto alle buone performance dei servizi alle imprese (+3,6%), della ricettività-ristorazione (+2,8%), dei servizi sociali e alla persona (+2,1%), dei servizi avanzati (+1,9%).
CHI SALE E CHI SCENDE. Nel secondo trimestre 2012, sono cresciute dello 0,6% le imprese femminili, che a fine periodo raggiungono quota 24,1% sul totale imprese; per le imprese giovanili si registra invece un calo del 3,6% nel corso del trimestre, con riduzioni in tutti i comparti economici (eccetto il turismo). Significativa al contrario la crescita delle imprese straniere (+4,8%), maggiormente presenti nei settori delle costruzioni (21,7% del relativo totale), nell’industria (15,5%) e nel commercio (12,4%). In netto calo le imprese artigiane, con una riduzione pari all’1,3%.
CHI RESISTE. Dopo il rallentamento di fine 2011 e un’apertura di 2012 in negativo (-0,4%), ci sono ancora alcuni settori che resistono e si mantengono stabili nel mercato, come ad esempio il sistema moda, la meccanica allargata (metalli, macchinari, elettronica, mezzi di trasporto) e le altre imprese manifatturiere.
NUOVE IMPRESE. La natalità imprenditoriale è stabile sui livelli del primo trimestre, fermandosi al 6,8%, un valore in frenata rispetto al 7,4% del secondo trimestre del 2011. Le province dell’area costiera (+0,6%) mantengono una dinamica migliore rispetto a quelle appartenenti all’area interna (+0,4%). Scendendo a livello provinciale, soltanto Pisa (+1,0%) e Prato (+0,9%), seguite da Firenze (+0,7%), Massa Carrara e Grosseto (+0,6%) registrano dinamiche superiori alla media regionale.