Dunque, per il quarto mese consecutivo, la variazione annuale rimane negativa. A contribuire a questo risultato sono stati i ribassi registrati nei capitoli trasporti, comunicazioni, prodotti alimentari e bevande analcoliche. Risultano in aumento i capitoli istruzione (+0,8%) e altri beni e servizi (+0,3%). La diminuzione del capitolo dei trasporti, complessivamente pari a -0,5%, è dovuta al calo dei carburanti (‑2,4%) e dei trasporti marittimi (-2,3%); sono in aumento i trasporti aerei (+1,3%).
Nel capitolo delle comunicazioni, si registra nuovamente una diminuzione pari a -0,5% dopo gli aumenti del mese di settembre, a causa dei ribassi delle apparecchiature e il materiale telefonico, cioè telefoni cellulari e relativi accessori, di ‑1,4%. Il capitolo dei prodotti alimentari e bevande analcoliche si segnala per una lieve flessione mensile dovuta ai ribassi registrati per il pesce fresco (-8,1%) e patate (-4,5%) in parte compensati dagli aumenti del cioccolato e latte (+1,4% per entrambi). Il dato annuale complessivo del capitolo è ancora negativo, -0,8% e in flessione rispetto a settembre quando era ‑0,5%.
La variazione positiva del capitolo dell’istruzione di +0,8%, la più alta tra tutti i capitoli di spesa, è dovuta agli aumenti registrati dall’istruzione universitaria pari a +3,5%. Tra gli altri beni e servizi si segnalano gli aumenti dell’oreficeria (+1,3%) e delle assicurazioni sui mezzi di trasporto (+0,9%).
I dati sono stati presentati stamani dal vicesindaco Dario Nardella e dall’Ufficio Comunale di Statistica. La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di ottobre su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.600 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall’Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti e capitoli sono stabiliti dall’Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale.
Il dato complessivo annuo di -0,5% è il risultato della diminuzione dei beni, che nel paniere rappresentano il 57% del peso complessivo, pari a -1,7%, a fronte di un aumento dei servizi, che pesano per il restante 43%, pari a +1,2%. Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i prodotti alimentari non lavorati (per esempio ortaggi, frutta, pesci e carne) registrano un aumento di +0,6% rispetto a ottobre 2008 mentre gli alimentari lavorati (tra cui pane, bevande, scatolame, formaggi) sono in diminuzione (-1,7%). I beni energetici non regolamentati, come i carburanti, registrano una variazione annua negativa rispetto a ottobre 2008 di -12,7%. Anche la variazione annuale dei beni energetici regolamentati (fra cui energia elettrica e gas metano) è negativa e pari a -13,2%. La variazione annuale di prezzo dei beni durevoli (tra cui elettrodomestici e automobili) è +0,6% mentre quella dei beni non durevoli (tra cui medicinali, saponi e detersivi) è più elevata essendo pari a +1,6%; decisamente più contenuta la variazione annuale dei beni semidurevoli (fra cui abbigliamento e libri) pari a +0,4%.
Tra i servizi è notevolmente più elevata la variazione annuale per quelli regolamentati (+3,1%) rispetto a quelli non regolamentati (+0,9%). I dati diffusi stamani (per l’esattezza l’anticipazione di risultati del calcolo dell’inflazione) come di consueto dovranno poi essere confermati dall’Istat. Tutti i dati sono presenti in rete civica all’indirizzo http://statistica.comune.fi.it.