Il volto di Nelson Mandela in versione maxi: il sorriso dell’uomo-simbolo della lotta per i diritti umani è ritratto sulla parete di un condominio di 4 piani che affaccia su piazza Leopoldo, proprio davanti al punto vendita Coop.fi, all’immediata periferia di Firenze.
Allo street arist Jorit ci sono voluti 12 giorni di lavoro, sospeso su ponteggi mobili, al freddo e alla pioggia, e 300 bombolette di vernice spray per completare l’opera “Nelson” grande 125 metri quadrati. Un dipinto tracciato su un muro che finora era bianco: un’enorme “tela” di 14 metri per 9, rivolta verso il supermercato.
Guarda le fasi di realizzazione del muraes di piazza Leopoldo
Chi è Jorit
Nato a Napoli da madre olandese e padre italiano, Jorit è famoso per i suoi ritratti formato gigante, tracciati sulle facciate degli edifici, da Che Guevara a Maradona, fino a Ilaria Cucchi su un muro dell’Arenella, a Napoli.
Come succede spesso per le sue opere “murarie”, l’artista prima ha tracciato sulla parete bianca una frase a caratteri cubitali. Si trattava di una citazione di Nelson Mandela: “La povertà non è naturale è creata dall’uomo e può essere sradicata dalle azioni degli esseri umani, superare la povertà non è un gesto di carità, è un atto di giustizia”. Poi, con vari strati di vernice spray, ha coperto via via la scritta con il volto del leader sudafricano, Nobel per la pace, di cui quest’anno si celebra il centenario dalla nascita.
Il progetto del murales di Nelson Mandela in piazza Leopoldo
I passanti hanno visto così materializzarsi, giorno dopo giorno, il “Mandelone”, il grande murales sull’edificio che accoglie appartamenti di edilizia pubblica. Il progetto, intitolato “Il Condominio dei Diritti”, è nato per iniziativa dell’associazione Mandela Forum, per celebrare i 100 anni dalla nascita del leader sudafricano. Nel progetto sono stati coinvolti il Comune di Firenze, Casa spa, Unicoop Firenze, Fondazione CR Firenze, Città Metropolitana di Firenze.
“Io sono contento di lasciare delle tracce, quando non ci sarò più questa opera rimarrà. Credo che sia importante aver realizzato questo dipinto che rappresenta molto di più rispetto a una semplice opera artistica – ha spiegato Jorit – Nelson Mandela ha lottato principalmente contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, e non è solo una questione di razza. In Sudafrica la maggioranza delle persone, di colore, veniva sfruttata da una minoranza che si era autoproclamata superiore. La lotta di Nelson è quanto mai attuale e va oltre la questione razziale. Nessuno deve essere sfruttato”.
Agli inquilini che vivono all’interno del condominio dei diritti l’artista ha donato i pennelli usati per realizzare il grande dipinto. Alcune di queste persone hanno incrociato Jorit durante il suo lavoro, c’è addirittura una signora che ha offerto allo street artist un piatto di spaghetti alle cozze, quando i ristoranti nella zona erano chiusi.
E la prossima opera di Jorit
E per il futuro? Jorit potrebbe fare il bis a Firenze, ha detto lo stesso street artist durante l’inaugurazione dell’opera il 5 dicembre, giorno in cui si ricorda l’anniversario delle morte di Madiba. “Mi piacerebbe tornare qui per fare un altro dipinto e rappresentare il volto di Gramsci”