“Pur essendo una delle più frequenti e gravi malattie dell’era moderna – spiega Domenico Inzitari, presidente di Italian Stroke Forum – manca un’adeguata conoscenza”. Fondamentale sottoporre a costanti controlli le persone a rischio (ipertesi,diabetici, obesi, fumatori) e sapere riconoscere subito i sintomi. Il ricovero in ospedali con equipe specializzate, chiamate ‘Stroke unit’, può ridurre fino al 10% mortalità e disabilità residua. L’immediata terapia detta ‘trombolisi’ e una corretta riabilitazione possono consentire al paziente di tornare in pochi giorni a una vita normale.
“Ma non ovunque ci sono equipe esperte, terapie adatte e percorsi riabilitativi adatti – spiega Alessandro Viviani, presidente di Alice Firenze, l’associazione che segue i pazienti colpiti da ictus e i loro familiari -. Bisogna assicurare a tutti la migliore prevenzione e cura”.