Ricco il calendario di iniziative in programma, presentate in Palazzo Vecchio dall’assessore alle società partecipate Tea Albini, dal presidente di Mercafir Valdemaro Nutini, dal vice Gilberto Bacci, dal direttore Carlo Dianzani e da Cristina Cherici del “Fiorino”, l’associazione che ha curato l’organizzazione della giornata.
“Abbiamo voluto festeggiare questo anniversario – ha spiegato il presidente Nutini – con 1000 eventi che spero possano richiamare tante gente all’interno del centro di Novoli. Un modo per conoscere questa struttura che svolge un ruolo primario nella vita della nostra città, del circondario, fino all’intera regione e anche oltre. Per l’occasione abbiamo deciso l’apertura straordinaria del mercato delle opportunità, che solitamente si svolge, con successo, il martedì e il venerdì, e la mostra mercato dei produttori locali a cura della Cooperativa di Legnaia”.
I vertici di Mercafir hanno anche ricordato alcuni “numeri” della società partecipata per il 59,8% dal Comune di Firenze che gestisce il centro alimentare polivalente di Novoli (mercato ortofrutticolo, carne e pollame, pesce e fiori): 446 milioni annui di fatturato, 1.500 addetti (oltre all’indotto) all’interno del centro di Novoli che si estende su una superficie di 290.000 metri quadrati, di cui 95.000 coperti e 27.000 di celle frigorifere.
“La Mercafir col suo centro polivalente di Novoli – ha sottolineato l’assessore Albini – è un riferimento essenziale per la città e la sua economia. Una società che offre opportunità di impiego e lavoro in tutta una variegata realtà che si muove attorno al settore agro-alimentare e che anche quest’anno chiuderà il bilancio in attivo. Un altro elemento da evidenziare poi è quello dell’importanza di gestire un’area come quella del mercato di Novoli che rappresenta un presidio per tutto il territorio. Invito quindi i cittadini a partecipare alla festa di sabato prossimo per conoscere da vicino la struttura e vivere dal vivo questa bella esperienza fiorentina, apprezzando la professionalità di chi la gestisce e di chi ci lavora”.