venerdì, 29 Marzo 2024
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La nube del vulcano mette a rischio il volo della memoria

Rischia di saltare il tradizionale viaggio ai campi di concentramento organizzato dalla Provincia di Firenze. La partenza degli studenti delle superiori sarebbe in programma per domani.

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La nube di polvere scaturita dall’esplosione vulcanica avvenuta in Islanda lo scorso 21 marzo sta sconvolgendo da giorni il traffico aereo di tutta Europa. Anche in Italia e in Toscana si sono riscontrati numerosi disagi che sembrano persistere anche nella giornata di domani.

I viaggi in programma per il 2010 sarebbero due: il primo, dal 20 al 22 aprile, nei campi di Auschwitz e Birkenau; il secondo, dal 6 al 10 maggio, a Dachau, Mauthausen, Ebensee, Gusen e nella risiera di San Sabba, proseguendo anche per Salisburgo e il castello di Hartheim, oggi museo.

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In attesa di partire domani per il viaggio in Polonia insieme all’Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Firenze, Giovanni di Fede, sono tre studenti e un insegnante per ogni scuola partecipante: il Liceo Artistico Statale L.B. Alberti, l’Istituto Professionale Buontalenti, il Liceo Ginnasio Statale Galileo, l’Istituto Tecnico Industriale A. Meucci, l’Istituto professionale per i Servizi Sociali Elsa Morante Ginori Conti – tutte di Firenze – l’Istituto Professionale di Stato Chino Chini di Borgo San Lorenzo e l’Istituto Tecnico Commerciale e Liceo Scientifico Alessandro Volta di Bagno a Ripoli.

Ad accompagnare i ragazzi nel cammino in questi luoghi segnati tragicamente dalla storia e a rendere questa esperienza ancora più toccante e ricca di significato ci saranno anche due rappresentanti della Comunità ebraica e Nedo Fiano, un uomo fiorentino di grande carisma sopravvissuto al campo di Auschwitz quando aveva solo 19 anni. I terribili ricordi di quando la sua vita di ragazzo fu interrotta dalla deportazione nazista – alla stessa età degli studenti che parteciperanno al viaggio – toccheranno le menti e i cuori, forgiando le coscienze dei giovani presenti.

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Grazie a questo progetto, sostenuto dall’ente provinciale fin dagli anni ’80, molti studenti hanno la possibilità di vivere un’esperienza unica che insegna più di qualsiasi altra lezione il senso di civiltà, di pace, democrazia e tolleranza.

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