sabato, 20 Aprile 2024
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La prima casa popolare a impatto (quasi) zero

La bioarchitettura “contagia” le case popolari. Il primo esempio in Toscana (e uno dei primi in tutta Italia) nasce a Marlia, in provincia di Lucca. Si tratta di una palazzina con 5 appartamenti classificati in classe energetica A, costruiti senza far uso di materiali nocivi e inquinanti e dotati di riscaldamento geotermico.

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TRE QUARTI IN MENO DI CONSUMI. Questi appartamenti “consumano” solo 38 kw/h per metro quadrato contro le 170 della media delle abitazioni italiane, cioè meno di un quarto. La struttura portante è in legno e le pareti esterne sono rivestite con strati multipli di pannelli isolanti di lana di roccia, legno mineralizzato e fibra vegetale di canapa, per complessivi 20,5 centimetri.

PANNELLI SOLARI E RISCALDAMENTO. L’acqua viene riscaldata attraverso una pompa di calore in modo da garantire il riscaldamento a pavimento. L’acqua per usi idrotermosanitari è garantita da pannelli solari. Soltanto in caso eccezionale di freddo intenso una piccola caldaia a metano (da 30 kcal) di quelle che normalmente riscaldano un piccolo appartamento, sarà sufficiente per offrire temperatura confortevole a tutti e 5 gli alloggi.

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La casa viene realizzata da Sistem Costruzioni srl di Castelvetro (Modena) per un importo di 680mila euro, più iva. Insomma ogni appartamento costa, sempre al netto dell’iva, circa 135 mila euro. Anche i tempi di costruzione sono rapidi: basta una settimana per montarla e portarla al tetto dopo aver realizzato la platea in cemento.

La palazzina sarà pronta “chiavi in mano” a primavera.

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