Il campo conta attualmente 180 ospiti, a cui si aggiungono i numerosi volontari dell’associazionismo toscano Anpas, Misericordie, Croce Rossa e Vab, che necessitano di un supporto da parte di psicologi e psicoterapeuti, per poter affrontare le difficili condizioni di vita e, soprattutto, per poter recuperare quella fiducia nel futuro, necessaria per la ricostruzione.
«Il problema maggiore è rappresentato al momento dalla mancanza di progettualità, di tensione verso il futuro. Si tratta di una popolazione abituata allo stress e alla fatica, ma l’esperienza vissuta con il terremoto ha minato profondamente la loro capacità di reagire positivamente agli eventi della vita. Cerchiamo, quindi, di far elaborare lo shock subito con tecniche di terapia post traumatica.» «Molte delle persone con cui siamo entrati in contatto – ha continuato Piera Spannocchi – soprattutto giovani e anziani, sono ancora lontani dall’idea della ricostruzione e sembra quasi che non vogliano illudersi per poi non veder bruciate le loro aspettative».
Gli psicologi volontari propongono le loro attività attraverso colloqui individuali o in piccoli gruppi e, finora, sono 80 le persone contattate. Numerosi anche i volontari che vorrebbero rendersi utili nel campo, offrendo la loro disponibilità per attività di cucina e di pulizia dei servizi, mantre i funzionari del comune di Prato saranno impegnati fino al 30 giugno prossimo a San Pio alle Camere, per assistere a livello amministrativo i loro colleghi.