martedì, 25 Febbraio 2025
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La strage di piazza Dalmazia, due anni dopo: Firenze ricorda le vittime

La comunità senegalese di Firenze vuol commemorare la memoria delle due vittime, Mor Diop e Samb Modou, attraverso alcune iniziative.

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13 dicembre 2011 – 13 dicembre 2013: due anni dopo, Firenze ricorda la strage di piazza Dalmazia.

DUE ANNI DOPO. A distanza di 2 anni dal giorno in cui due ragazzi senegalesi, Mor Diop e Modou Samb, persero la vita per mano di Gianluca Casseri in piazza Dalmazia, la comunità senegalese di Firenze vuol commemorare la memoria delle vittime attraverso alcune giornate culturali.  Dall’11 al 15 dicembre quel tragico momento sarà infatti ricordato con una serie di eventi che coinvolgeranno tutta la città di Firenze e che vogliono soprattutto raccontare il Senegal, la sua cultura, la sua storia, la sua arte.

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GLI APPUNTAMENTI. A organizzare la manifestazione è l’Associazione senegalese di Firenze e Circondario in collaborazione con Cospe, Arci, Cgil, Istituto Francese, Casto, Fondazione il cuore si scioglie e con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze. Tra gli appuntamenti in programma la mostra (Palagio di parte Guelf,a dall’11 al 14 dicembre) di due tra gli artisti noti e affermati del Senegal,  Moussa Traorè e Boubacar Camara, artista – ambientalista di fama internazionale il primo, e pittore da sempre impegnato sui diritti umani il secondo, e la proiezione del film “La Pirogue” del regista Moussa Tourè, vincitore del premio “Un certain regard” a Cannes. In collaborazione con l’Istituto Francese di Firenze sarà possibile vedere il film sabato 14 dicembre in una doppia proiezione dalle 15.30 e alle 18.30 alla presenza del regista, per la prima volta in Italia. Il film, epopea della migrazione raccontata attraverso una  drammatica traversata in piroga da Dakar alle isole Canarie, sarà l’occasione per una discussione, oltre che con il regista, anche con Isabelle Mallez dell’istituto francese, Benoit Tadie dell’Ambasciata francese, Camilla Bencini di COSPE, Diye Ndyae di ASFC e  Nodou Gueye di Sunugal di Milano e. Babacar Ndiaye di ASFC.

CONVEGNI. Accanto a questi eventi due i convegni “La Toscana e il Senegal: partenariati relazioni attività di cooperazione internazionale” (giovedì 12, ore 15.30 palazzo Medici Riccardi), in cui si confronteranno buone pratiche del sistema di cooperazione toscano e future iniziative in programma e in cui si parlerà del ruolo della Diaspora senegalese e il suo contributo alla promozione alla cooperazione in Senegal, e “Rispetto e dignità no al razzismo e alla xenofobia” (venerdì 13 ore 1430 – palazzo sacrati strozzi), che vedrà la partecipazione di tutte le istituzioni fiorentine e toscane e l’ambasciatore del Senegal Seynabou Badiane. Il convegno verterà in particolare sui temi del lavoro, delle discriminazioni in questo ambito e sul lavoro come mezzo di inclusione. Tra i relatori Alessio Gramolati, Cgil toscana,  Gianluca Mengozzi dell’Arci regionale e Ndioro Ndiaye, consulente internazionale sulle questioni migratorie e presidente di Amld (Alliance pour la migration, le leadership et le développemen). Ndioro Ndiaye è stata Ministro per lo sviluppo sociale, delle donne, l’infanzia e la famiglia in Senegal e per due volte direttrice generale aggiunta dell’organizzazione internazionale per le migrazioni OIM. A concludere i lavori due ministri: Cecile Kyenge, ministra per l’integrazione in Italia, e il Ministro degli affari esteri e dei senegalesi all’estero, Mankeur Ndiaye.

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MUSICA. La settimana si concluderà con una serata di musica senegalese alla Limonaia di Villa Strozzi (sabato 14 dicembre ore 23) e una cena di raccolta fondi per portare a termine i due progetti iniziati nei due villaggi di Mor e Modou (domenica ore 19 circolo Rinascita di Campi Bisenzio). “Questo grande evento – spiegano Diye Ndiaye e Babacar Niaye dell’associazione senegalese di Firenze e Circondario – sarà per noi l’occasione di promuovere una riflessione sulla realtà del Senegal di ieri, oggi e domani attraverso la sua dimensione culturale, nonché organizzare dei momenti di riflessioni su tematiche riguardanti percorsi di cooperazione, integrazione e sul tema del diritto a un lavoro dignitoso e della lotta a tutte le forme di razzismo e discriminazione. Ci auguriamo che tutta la popolazione fiorentina partecipi sia per non dimenticare le motivazioni e i problemi e le ragioni profonde che stanno dietro quell’evento tragico di due anni fa, ma anche per andare oltre la violenza e il razzismo e conoscere il vero volto del Senegal”.

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