L’appuntamento di martedì è il primo incontro culturale promosso dalla Consulta nata nell’aprile del 2009, anno in cui la Consulta ha proposto e ottenuto dal consiglio comunale l’istituzione del “Centro di In-Formazione Religiosa”, rivolto principalmente ai docenti e agli studenti delle scuole dell’area metropolitana fiorentina.
Il Centro è in fase di costituzione e sarà probabilmente ospitato presso il nuovo centro-culturale “BiblioteCanova” del Quartiere 4. L’iniziativa di martedì è stata presentata stamani dal presidente della Consulta, dal coordinatore David Buttitta e da Oleg Sisi direttore del Centro di In-Formazione Religiosa.
Domani nel Salone dei Duecento saranno presenti numerosi professori fra i quali Paolo Bagnoli (docente di Storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Siena) e Domenico Maselli (già docente di Storia del Cristianesimo all’Università degli Studi di Firenz) e i rappresentanti delle Confessioni presenti in città.
Fra i relatori ci sarà padre Giulio Albanese, direttore delle Riviste Missionarie della Conferenza Episcopale Italiana che approfondirà la delicata tematica de “La non-libertà di professare la fede cristiana: dimensioni del problema”, relativamente alle difficili realtà dei territori di missione, spesso caratterizzati da espressioni violente d’intolleranza religiosa. Daniela Misul, presidente della Comunità Ebraica di Firenze interverrà sul tema “L’Antisemitismo di ritorno: pericolo o realtà?”.
A parlare di Islam ci sarà Izzedin Elzir, Iman della Comunità Islamica di Firenze, mentre Riccardo Pacci, responsabile relazioni esterne dell’Istituto Buddista Soka Gakkai di Firenze parlerà di “La spiritualità buddista quale contributo alla libertà di pensiero e di coscienza”.
Durante la manifestazione suonerà l’Orchestra Giovanile d’Archi di Firenze. “Firenze – ha spiegato Buttitta- non può non partecipare al dibattito sulla libertà religiosa proponendo iniziative come questa. Troppi sono i segnali di intolleranza religiosa che avvengono anche fra di noi per non intervenire ribadendo i principi della Costituzione repubblicana”.