domenica, 15 Dicembre 2024
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Le tasse cambiano. Ma come?

Tasse studentesche, verso la revisione delle fasce di reddito: sono infatti previsti alcuni ritocchi per l'anno accademico 2008-2009 all'Università di Firenze, riguardo alla distribuzione delle tasse studentesche secondo il reddito.

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Dopo un anno dall’introduzione della dichiarazione ISEE per l’accertamento delle condizioni economiche degli iscritti e la conseguente definizione degli scaglioni contributivi, l’ateneo si appresta ad operare qualche cambiamento, a partire dalle indicazioni emerse. “Come deliberato lo scorso anno, dopo la sperimentazione del nuovo sistema e la verifica della distribuzione degli iscritti nelle varie fasce, apporteremo delle modifiche alla loro articolazione – ha sottolineato il rettore Augusto Marinelli – sempre alla luce del principio di agevolare i redditi più bassi e differenziare in modo significativo i contributi da pagare in base alle condizioni economiche e patrimoniali”. Tra gli interventi che saranno presi in esame, inoltre, agevolazioni per i più meritevoli e meno abbienti, per studenti appartenenti allo stesso nucleo familiare, per i cosidetti “studenti part time”.

Sono circa 35.000 gli studenti che hanno presentato la dichiarazione ISEE, necessaria per determinare l’importo delle tasse da pagare in modo proporzionale al proprio reddito e per non essere inseriti nella fascia massima di contribuzione (dato al 30 maggio 2008); l’entità complessiva dell’entrata derivante dalla seconda rata delle tasse – anche questa in scadenza il 30 maggio – è di circa 37 milioni di euro.

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“A partire da tale dato si andrà ora a determinare di conseguenza l’ammontare dell’entrata proveniente dalla prossima rata delle tasse, cioè la prima del nuovo anno accademico, che sarà versata entro settembre – ha detto il rettore – Con questo meccanismo di riequilibrio e flessibilità, che potrebbe anche diventare uno strumento di autoregolazione, sarà rispettato perciò il vincolo previsto dalla legge per la contribuzione studentesca”. Nell’anno solare, infatti, il gettito delle tasse degli studenti non deve superare il 20% dell’importo del finanziamento ordinario dello Stato: nel bilancio preventivo 2008 dell’ateneo tale tetto è stato quantificato in circa 52 milioni di euro.

“Sottolineo che stiamo operando nel pieno rispetto della legge e dei diritti dei singoli: nel nuovo manifesto degli studi per il prossimo anno accademico, dopo la deliberazione degli organi accademici, saranno contenute tutte le indicazioni – ha aggiunto il rettore – Voglio osservare, peraltro, che il limite imposto sulle tasse dalla legge del 1997 faceva riferimento a condizioni molto diverse dalle attuali, dal momento che è dal 2000 che gli aumenti stipendiali del personale sono messi direttamente a carico dei bilanci degli atenei”.

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