venerdì, 19 Aprile 2024
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Leucemia: l’Università di Firenze fa passi da giganti

L'assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi, ha aperto la conferenza stampa che si è svolta questa mattina in Palazzo Vecchio su una ricerca riguardo le leucemie infantili condotta dall'Università di Firenze e finanziata dall'associazione “Noi per Voi Onlus per il Meyer”.

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L’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi, ha aperto la conferenza stampa che si è svolta questa mattina in Palazzo Vecchio su una ricerca riguardo le leucemie infantili condotta dall’Università di Firenze e finanziata dall’associazione “Noi per Voi Onlus per il Meyer”.
 

SACCARDI. L’assessore Saccardi ha introdotto i risultati della ricerca dicendo di essere fiera che questo evento  abbia avuto luogo a Firenze contribuendo, così, a dare lustro alla città ed ha voluto ringraziare non solo l’impegno dei ricercatori, ma anche quello delle associazioni che hanno sostenuto il progetto. “Sono molte le iniziative che vengono effettuate per la raccolta di fondi destinati alla ricerca, ma questa volta però presentiamo il risultato ottenuto grazie all’impegno oltre che dei ricercatori, anche delle associazioni, tra cui Noi per voi per il Meyer”, ha concluso l’assessore.

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TULMIERO. Pasquale Tulmiero, presidente dell’associazione “Noi per Voi per il Meyer”, ha tenuto a sottolineare che in quattro anni di attività di ricerca sono stati fatti molti passi avanti, anche grazie ai finanziamenti di circa 100 mila euro l’anno, arrivando a risultati positivi che sono stati addirittura pubblicati sulla prestigiosa rivista “Blood” leader del settore e conosciuta in campo internazionale.
L’obiettivo della ricerca è fare dei passi avanti non solo nella cura delle leucemie infantili ma anche delle forme leucemiche negli adulti portando, così, Firenze ad essere la prima città ad aver scoperto un nuovo metodo per combattere il tumore.

RICERCATORI. Lo studio è stato condotto dall’equipe di ricercatori dell’Università di Firenze guidata dalla professoressa Annarosa Arcangeli che oggi ha evidenziato i risultati delle ricerca che va avanti da circa quattro anni e che ha visto la partecipazione dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e dell’Istituto Toscano Tumori.

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FASI DELLA RICERCA. Al giorno d’oggi la leucemia è il tumore che colpisce più frequentemente i bambini e le cure tramite chemioterapia riescono a salvare circa il 70% dei casi, mentre il 30% di chemioresistenti necessita di un diverso metodo di cura; ed è proprio su quel 30% di casi che la ricerca si è concentrata per cercare di sperimentare un nuovo trattamento per sconfiggere la leucemia. Lo studio, condotto fin qui sui topolini, ha dato esiti positivi e adesso necessita di uno step successivo con la sperimentazione sugli esseri umani. La prima fase della ricerca si è concentrata sulla scoperta di quella molecola, la hERG1, che trasforma le cellule leucemiche in cellule chemioresistenti, impedendo, così, la cura della malattia tramite chemioterapia. La seconda fase dello studio ha invece evidenziato alcuni farmaci che riescono a bloccare l’azione della proteina hERG1 impedendole di trasformare le cellule leucemiche in chemioresistenti e permettendo così la cura della malattia con il metodo tradizionale della chemioterapia.
Quindi, il grande risultato portato in luce dallo studio scientifico permetterà di capire immediatamente se si ha a che fare con cellule chemioresistenti prima di sottoporre il paziente a mesi di trattamento a base di chemioterapia e potendo, così, cambiare tipo di cura.

CONTRIBUTO UNIVERSITARIO. Un aspetto fondamentale da sottolineare è quello della ricerca scientifica che in Italia, nella maggior parte dei casi, viene effettuato solamente da enti privati mentre, questa volta, il passo avanti è stato fatto da un’istituzione pubblica quale l’Università di Firenze grazie all’equipe di ricercatori che vi lavorano con grande impegno e dedizione.

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