Per questi ragazzi è necessario pensare spazi che amplino le loro conoscenze, che li aiutino negli aspetti delle relazioni, dell’autonomia e del movimento.
L’iniziativa è organizzata dall’Unità di coordinamento territoriale toscana per l’integrazione dei ciechi e ipovedenti, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale della Toscana, sotto la coordinazione del professor Antonio Quatraro, che è anche presidente provinciale dell’Uici.
Durante la mattinata interverranno il docente di Pedagogia sociale Andrea Mannucci e il responsabile settore Integrazione sociosanitaria e non autosufficienza della Regione Toscana Patrizio Nocentini. Nel pomeriggio invece saranno gli stessi giovani non vedenti a portare le loro testimonianze, come sportivi, come viaggiatori e addirittura come volontari a livello europeo.
“La scuola – sottolinea Quatraro, – non riesce a venire incontro a tutte le esigenze formative dei ciechi e degli ipovedenti. Di qui la necessità di organizzare attività extra che possono essere di tipo didattico, ma anche legate alla mobilità e all’uso dei sussidi specifici per la scrittura, la lettura e il disegno. Ma ci sono anche tante attività ricreative legate allo sport, alla musica e al teatro”.