Lusi parla, Renzi replica. Dopo l’arresto autorizzato dal Parlamento, il tesoriere della Margherita è tornato a parlare, sostenendo che 100mila euro sarebbero andati a Renzi.
LA REPLICA. E la replica del sindaco di Firenze non si è fatta attendere. “Ennesimo balletto di cifre del senatore Luigi Lusi. Adesso i contributi destinati in due tranche dai rutelliani a Renzi diventano 100 mila euro. Erano 120 mila a marzo 2012, poi 70 mila a maggio, adesso 100 mila. Nuovo giro, nuova corsa, nuova cifra: più ballerino dello spread – recita una nota del capo di gabinetto di Renzi Luca Lotti – Giova ricordare per l’ennesima volta che la campagna elettorale del sindaco Renzi non è stata finanziata dal Pd o dalla Margherita o dai Ds, ma da contributi di singoli cittadini che hanno creduto nel progetto per una Firenze più semplice, più coraggiosa e più bella. Non un centesimo, purtroppo, è arrivato dal partito nazionale e nemmeno da quello locale nonostante ne fosse stata fatta esplicita e corretta richiesta. Inutile dire che dei denari della fu Margherita non è arrivato neanche un centesimo né per le primarie né per le Leopolde”.
FATTURE. “Ripetiamo ancora una volta – continua la nota – ciò che abbiamo già scritto in più circostanze: l’equivoco, se di equivoco si tratta, è stato ben spiegato dalla segretaria di Lusi, signora Francesca Fiore, che nell’interrogatorio ha illustrato di aver pagato due fatture per un totale di circa 70 mila euro a un certo Gavini, mandatario elettorale del sindaco Renzi. Se il riferimento, come intuibile, è a Bruno Cavini, egli, storico esponente fiorentino Dc prima, del Ppi poi e della Margherita infine, non è mai stato il mandatario elettorale di Renzi, come facilmente riscontrabile da tutti i documenti. Del resto le fatture, regolarmente pagate da Dl-La Margherita (Web&press; Dinamiche) corrispondono a iniziative politiche riscontrabili e documentabili. I documenti della campagna elettorale del sindaco Renzi sono stati depositati a norma di statuto del Comune di Firenze il 21 luglio 2009”.