giovedì, 25 Aprile 2024
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Macchè fumetto, è tutto vero: gli spinaci rendono forti

A dar ragione a Braccio di Ferro sono gli scienziati del Karolinska Institutet di Stoccolma, che dopo alcuni esperimenti non hanno potuto far altro che confermare quanto Popeye sapeva già da un bel po': i nitrati inorganici contenuti negli spinaci producono un miglioramento delle prestazioni muscolari.

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Non (più) solo Braccio di Ferro: che gli spinaci facciano diventare forti ora lo dicono anche dalla Svezia. E in questo caso ad assicurarlo non è un personagguio di fantasia, ma nientemeno che un gruppo di scienzati.

LO STUDIO. Si tratta, nello specifico, degli scienziati del Karolinska Institutet di Stoccolma, guidati da Eddie Weitzberg, che – in una ricerca pubblicata su Cell Metabolism – assicurano che i nitrati inorganici degli spinaci (ma contenuti anche da altre verdure a foglia verde) producono un effetto di miglioramento delle prestazioni muscolari. Per verificarlo, il gruppo di scienzati ha eseguito alcuni test du un gruppo di uomini e donne, con un risultato: i loro muscoli guadagnavano in efficienza, portando a termine i compiti richiesti con un consumo minore di ossigeno.

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Popeye (da Youtube):

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LA RICERCA. Non sarebbe il ferro, insomma, il segreto degli spinaci, ma la presenza abbondante di nitrati inorganici, capaci di ridurre il consumo di ossigeno necessario per effettuare uno sforzo. “I mitocondri di norma non sono pienamente efficienti, come del resto nessuna ‘macchina’ biologica lo è. I nitrati, e soprattutto l’ossido nitrico che da essi si forma nel nostro organismo, sembrano in grado di ridurre i livelli di proteine che ‘frenano’ il lavoro del mitocondrio”, ha spiegato il professor Weitzberg. Che poi ha anche rassicurato sui presunti effetti nocivi dei nitrati. “Abbiamo dimostrato di recente che i nitrati contenuti in frutta e verdura vengono trasformati in ossido nitrico dai batteri che abbiamo nel cavo orale: l’ossido nitrico è una molecola preziosa, che abbassa la pressione e dilata i vasi sanguigni. Certo, abbiamo studiato i nostri volontari per un periodo di tempo breve, resta da chiarire che cosa accade se il consumo di nitrati si prolunga nel tempo o in pazienti con patologie in cui c’è un deficit della funzione dei mitocondri, per esempio in chi ha il diabete o malattie cardiovascolari. Ma noi non stiamo consigliando supplementi a base di nitrati: le dosi efficaci per migliorare l’efficienza cellulare e le prestazioni muscolari sono analoghe a quelle che si trovano in una normale porzione di spinaci o in due, tre barbabietole. Spesso le sperimentazioni messe in atto per verificare quali singoli micronutrienti siano responsabili dei benefici di frutta e verdura hanno fallito. Stavolta i nitrati sembrano dare un vantaggio evidente: il meccanismo da noi ipotizzato potrebbe perciò spiegare perché i vegetali sono tanto preziosi nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari o di diabete, ovvero in situazioni in cui, guarda caso, i mitocondri non funzionano al meglio”, è stata la sua anlisi.

E POPEYE SE LA RIDE… Insomma, spiegazioni scientifiche a parte non resta che una costatazione da fare: Braccio di Ferro, a quanto pare, aveva proprio ragione.

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