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Marzo, il mese della ”cintura”: seimila morti l’anno per il mancato utilizzo

Sono tra 6 e 7mila le persone che ogni anno, in Europa, perdono la vita per il mancato uso delle cinture di sicurezza anteriori e posteriori: a marzo i riflettori della campagna informativa di Autostrade “I 12 mesi della Sicurezza Stradale” si spostano proprio su questo tema. Ecco tutto quello che c'è da sapere.

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A marzo i riflettori della campagna informativa “I 12 mesi della Sicurezza Stradale” si spostano sul tema delle cinture di sicurezza. “La cintura mi da fastidio, la testa contro il vetro però è molto peggio”: è questo lo slogan scelto da Autostrade per l’Italia al fine sensibilizzare, con azioni di comunicazione mirate, gli automobilisti a un costante e corretto utilizzo delle cinture di sicurezza anteriori e posteriori.

INIZIATIVA E NUMERI. All’iniziativa, cui verrà dato seguito durante tutto il corso dell’anno, partecipano insieme ad Autostrade per l’Italia i partner della Consulta per la Sicurezza – Polizia Stradale, le Associazioni dei Consumatori Adiconsum, Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, Asaps, Quattroruote – il CCISS ed RTL 102.5. L’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza è testimoniata da dati oggettivi: secondo uno studio dell’Unione Europea ogni anno si eviterebbero 6/7.000 morti (dei circa 50.000 dell’UE) se tutti utilizzassero le cinture, sia conducenti che passeggeri.

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SICUREZZA. Le cinture sono infatti uno dei dispositivi di sicurezza più efficaci in un veicolo a motore e, se usate correttamente, possono salvare la vita, riducendo di circa l’80% la possibilità di morte o ferite gravi in caso di incidente. Questo vale anche per i passeggeri dei sedili posteriori, a differenza di quanto si crede: la percentuale di chi utilizza le cinture nei sedili posteriori, infatti, è ancora purtroppo irrisoria soprattutto nei centri urbani. In realtà, nei casi di incidente tra autoveicoli, oltre il 20% dei morti è sbalzato fuori dall’auto e in molti casi si tratta di passeggeri dei sedili posteriori che non avevano le cinture allacciate. Un corpo non assicurato al sedile, inoltre, può essere pericoloso anche per gli altri passeggeri. Ad esempio, in caso di urto a 80 Km/h, una persona che pesa 65 Kg viene proiettata in avanti con una forza di oltre 3 tonnellate.

STOP AI LUOGHI COMUNI. “È importante inoltre utilizzare contemporaneamente airbag e cinture di sicurezza – dichiara il Condirettore Generale di Autostrade per l’Italia, Lorenzo Lo Presti – che insieme offrono una protezione contro ferite gravi o mortali. Da solo l’airbag, considerata la velocità di esplosione (200 km/h), in taluni casi può addirittura essere pericoloso. Il nostro consiglio è quello di allacciare le cinture di sicurezza anteriori e posteriori, sempre, anche in città e a velocità ridotte”. La campagna informativa “I 12 mesi della sicurezza stradale” è finalizzata ad informare i viaggiatori, durante tutto il corso del 2011, sulle principali cause di incidentalità e mortalità, a sfatare i luoghi comuni e a suggerire i corretti comportamenti di guida per viaggiare in sicurezza e prevenire gli incidenti. Per maggiori informazioni: www.autostrade.it.

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