E’ per non dimenticare le 140 persone che persero la vita nell’impatto tra il traghetto e la petroliera Agip Abruzzo, appena fuori dal porto di Livorno, che la città di Livorno si riunisce per una giornata all’insegna della memoria.
PER NON DIMENTICARE. Il saluto del sindaco e delle autorità, questa mattina alle 10, alle 12 la messa nella cattedrale e alle 15:30 l’appuntamento al teatro Quattro Mori per l’anteprima del lungometraggio di Francesco Sanna intitolato “Ventanni”, mentre alle 17 è fissato l’appuntamento per chi vorrà partecipare al corteo che arriverà fino all’Andana degli anelli dove verrà deposto il cuscino di fiori del Presidente della Repubblica, verranno letti i nomi delle vittime e poi saranno lanciati dei fiori in mare.
LA SICUREZZA IN MARE. “Una celebrazione che ci porta a riflettere sulla sicurezza in mare – ha detto l’assessore alla cultura del comune di Livorno Mario Tredici – e ad altre tragedie come quella della Concordia in cui hanno perso la vita 32 persone”.
LA TRAGEDIA. La tragedia della Moby Prince si consumò la sera del 10 aprile 1991 quando il traghetto, che era appena uscito del porto e si avviava a navigare verso la Sardegna. Un attimo, forse un banco di nebbia improvviso, e l’imbarcazione colpì la prua della petroliera Agip Abruzzo, sfondando la cisterna numero 7, contenente 2700 tonnellate di carburante. Il disastro ambientale e la tragedia umana, tutto precipitò nell’arco di poche ore. Il greggio comincio a scorrere e le fiamme a invadere la nave, trasformando i ponti in un forno crematorio da cui uscì vivo, miracolosamente solo Alessio Bertrand, uno dei mozzi, che si lanciò in mare all’arrivo dei soccorsi e che per scampare alla morte, camminò sui cadaveri delle persone che si trovavano con lui a bordo.