giovedì, 25 Aprile 2024
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Multe? Servono a riparare le buche

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Oltre 36 milioni di euro per sicurezza stradale, miglioramento della circolazione, fornitura di mezzi per i servizi di Polizia Municipale, educazione stradale. Per la precisione 36.750.687 euro è la quota parte (pari al 73,95%) degli introiti previsti nel bilancio 2008 da sanzioni amministrative per violazioni alle norme del codice della strada che saranno destinate alle finalità previste dallo stesso codice.

La giunta ha approvato, su proposta dell’assessore alle risorse finanziarie Tea Albini, la delibera con cui viene specificata la destinazione dei proventi dalle sanzioni amministrative previsto in 49.700.000 euro. L’assessore Albini precisa subito che “si tratta di risorse aggiuntive di quanto già stanziato sul piano degli investimenti per quanto riguarda il capitolo sicurezza stradale”. E ricorda come nel 2007, a fronte di una previsione di oltre 25 milioni di euro (pari al 51,75% dei proventi previsti), a consuntivo la cifra è salita a 34.160.386 (pari al 71,25%). Le entrate accertate sono state complessivamente 47.945.283 euro, di cui 37.956.010 proventi per infrazione al codice della strada, 3.200.000 da contravvenzioni per servizio svolto da ausiliari del traffico e 6.789.273 proventi dei servizi di disciplina della sosta svolti dagli ausiliari del traffico.

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“Si possono già fare dei confronti – ha detto ancora l’assessore Albini – sui numeri che riguardano la previsione per il 2008 col consuntivo 2007, che aveva registrato un consistente aumento di risorse finalizzato in generale alla sicurezza stradale. Numeri che testimoniano l’attenzione dell’Amministrazione comunale in un settore come quello della mobilità e della circolazione, quantomai importante nel nostro territorio”.

L’assessore Albini ricorda infine che “le sanzioni amministrative per loro natura confluiscono nel bilancio ordinario e non su quello degli investimenti delle strada, mentre è possibile pagare gli interessi, come infatti è previsto”.

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L’articolo 4 del Nuovo Codice della Strada (decreto legislativo 285/92) destina una quota pari almeno al 50% dei proventi delle sanzioni amministrative per violazioni al codice stesso a studi e ricerche e propaganda ai fini della sicurezza stradale; al miglioramento della circolazione sulle strade, della segnaletica stradale e alla redazione di piani urbani del traffico; alla fornitura di mezzi tecnici necessari per i servizi di polizia stradale; alla realizzazione di interventi a favore della mobilità ciclistica, nonché, in misura non inferiore al 10%, ad interventi per la sicurezza stradale, in particolare a tutela degli utenti deboli: pedoni, ciclisti, bambini, anziani, disabili. Sulla base del codice della strada è stata definita la ripartizione delle risorse provenienti dalle sanzioni amministrative relative al 2008.

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