lunedì, 30 Dicembre 2024
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Il progetto della nuova pista dell’aeroporto di Firenze

Terminal con tetto verde, pannelli solari, una duna anti-rumore e un sistema di laghetti. Come sarà il nuovo aeroporto di Firenze secondo l'ultimo masterplan, quello della pista "declinata convergente". I rendering

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Il progetto della nuova pista dell’aeroporto di Firenze punta a ridisegnare un bel pezzo di città che si trova tra Peretola, Sesto Fiorentino e Signa. Accanto all’autostrada A11, ma inclinata rispetto alle corsie della Firenze-mare, nascerà una nuova striscia di asfalto per il decollo e l’atterraggio dei velivoli, lunga 2,2 chilometri. Previsto anche un sottopassaggio viario come bypass della pista. E poi verranno realizzati un nuovo terminal passeggeri con un tetto verde fatto di filari, una “duna” per proteggere dal rumore il Polo scientifico di Sesto Fiorentino e una serie di parchi naturali dotati di specchi d’acqua in modo da bilanciare la scomparsa del lago di Peretola. È quanto prevede il masterplan per lo sviluppo dello scalo aeroportuale fiorentino “Amerigo Vespucci”, che ora inizia il suo iter autorizzativo.

I tempi dei lavori per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze

A contenere le informazioni sul progetto è il dossier reso noto durante il dibattito pubblico sull’infrastruttura, che si è chiuso di recente. La nuova pista di Peretola, che nel progetto di massima è definita “parallela 11-29 (declinata convergente)“, è  una soluzione scelta dopo l’analisi di 15 diverse ipotesi per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze. Adesso le carte dovranno passare diverse fasi di analisi: la Valutazione di Impatto ambientale (Via), la Valutazione di Impatto Ambientale Strategica (Vas) e la Conferenza dei servizi. In tutti questi passaggi potrebbero quindi essere apportate delle modifiche. La partita per la nuova pista va avanti da oltre 15 anni, tra ipotesi progettuali diverse, polemiche, carte bollate e ricorsi. Questa potrebbe essere la volta buona.

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Se tutto filerà liscio i primi cantieri potrebbero partire tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, come annunciato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in occasione della visita della delegazione della Commissione europea per i trasporti e il turismo lo scorso 5 aprile. Toscana Aeroporti, che gestisce lo scalo fiorentino, conta di concludere una prima parte degli interventi (quelli più importanti) entro il 2026, gli altri saranno progressivamente finiti entro il 2035. In totale la nuova infrastruttura, tra pista, area di rullaggio, servizi e piazzali di sosta, si estenderà su una superficie di 215 ettari, 95 in più rispetto a quelli occupati attualmente.

Quanto sarà lunga la nuova pista dell’aeroporto di Firenze: il progetto della parallela convergente

La nuova pista dell’aeroporto di Firenze si svilupperà accanto al raccordo per l’A11 ma sarà inclinata rispetto all’autostrada. La lunghezza di 2.200 metri (contro i 1.670 attuali) non permetterà l’atterraggio di aerei sensibilmente più grandi rispetto a quelli che servono oggi l’Amerigo Vespucci, ma grazie ad aeromobili di nuova generazione di cui si stanno dotando le compagnie – si spiega nel masterplan – potrà essere garantito il collegamento anche con i Paesi europei più lontani e con destinazioni extra europee. Questo perché i nuovi velivoli hanno necessità di minor spazio per il decollo e l’atterraggio.

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Mappa nuova pista aeroporto Firenze

Stando al progetto, la nuova pista potrà essere utilizzata solo in una direzione, con decolli verso ovest e atterraggi provenienti da ovest (ossia in direzione del futuro terminal): dunque non sarà possibile atterrare dal lato della città di Firenze. Consentirà di operare in particolari situazioni di vento e garantirà un più veloce collegamento con i piazzali di sosta, diminuendo i tempi di manovra (e anche le emissioni). Oggi l’aerostazione si trova dalla parte opposta rispetto al punto di atterraggio e di inizio decollo e questo determina un viaggio più lungo verso la pista e tempi maggiori di rullaggio.

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Un passaggio per le auto sotto la pista e la duna verde per il Polo scientifico

Dal punto di vista del rumore, il masterplan stima che questa soluzione permetterà di ridurre di oltre il 99% l’inquinamento acustico superiore a 60 decibel, che ora riguarda in particolare i residenti di Peretola, Brozzi e Quaracchi interessati dai sorvoli a bassa quota. Inoltre, viene specificato, nella fase di decollo gli aerei non passeranno sopra l’abitato di Capalle e nessun impianto industriale a rischio di incidente rilevante sarà sorvolato direttamente.

Tra gli altri interventi legati alla pista, anche il sottopasso per riallacciare via dell’Osmannoro, “tagliata” in due dall’infrastruttura, grazie a mini-tunnel che passerà proprio sotto la pista e la creazione di una duna in terra che proteggerà dal rumore il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. Dal lato del Cnr questa montagnola risulterà come una collinetta verde. Sarà poi ampliato il piazzale est per la sosta dei velivoli aerei. Una volta pronta la nuova pista, la vecchia sarà dismessa e usata come via di rullaggio.

Il progetto del nuovo aeroporto di Firenze, terminal con tetto verde e vista sulla pista

Con la costruzione della pista convergente, una delle principali novità previste dal progetto è la realizzazione di un nuovo terminal dell’aeroporto di Firenze, due piani più un livello sotterraneo per gli ambienti tecnici e un tetto verde con filari di vigne per richiamare il paesaggio toscano. L’edificio prenderà posto accanto al terminal attuale (che in futuro sarà sfruttato per gli uffici) e sarà preceduto da una piazza coperta. Qui passerà la futura l’estensione della linea 2 della tramvia verso Sesto Fiorentino.

L’atrio partenze sarà “trasparente”, con una facciata continua in vetro e acciaio con vista sul piazzale di sosta degli aerei e sulla pista. Il masterplan immagina poi due viabilità distinte, una per gli arrivi e l’altra per le partenze, interconnesse con viale Luder, per dividere i flussi dei passeggeri. Completano il quadro un impianto fotovoltaico a terra per 13,9 MW di potenza, sistemi geotermici di riscaldamento, un parcheggio auto da 10mila metri quadrati (compresi gli arredi e le aree a verde), oltre alle piazzole di sosta per gli autobus urbani, i pullman extraurbani e per la sosta breve (kiss and fly) accanto all’aerostazione. Un terminal più piccolo invece sarà dedicato ai voli privati, insieme al piazzale ovest, accessibile direttamente dall’autostrada, dall’Osmannoro e dall’abitato di Sesto, grazie allo svincolo autostradale. Ci sarà anche un “verti-porto”, zona dedicata ai droni civili per il trasporto di persone.

Il lago di Peretola “traslocherà” a Signa

Il progetto disegna infine la mappa delle nuove aree naturali che sorgeranno nella piana di Firenze, perché con i lavori per la nuova pista scomparirà l’invaso artificiale di Peretola, collocato proprio accanto all’aeroporto. Tra gli interventi di compensazione inclusi nel masterplan la creazione di una nuova area umida nel territorio di Signa, che fungerà anche da cassa di espansione per il fiume Bisenzio e ospiterà un’area attrezzata per funzioni agricole, didattiche e ludico-ricreative. Altri laghetti sono previsti a Sesto Fiorentino, in località Santa Croce (per gli uccelli migratori) e Mollaia (area verde con stagni protetti per anfibi e rettili). Tutta la documentazione pdf del progetto per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze (masterplan 2035) è disponibile sul sito di Toscana Aeroporti.

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