Dal palco di Piazza Strozzi, dove si è svolta la manifestazione conclusiva, il presidente Cna Mauro Fancelli ha illustrato le richieste al Governo, alla regione Toscana e agli enti locali che l’associazione giudica indispensabili per ridare speranza e sostengo alla piccola e media impresa.
In testa la richiesta di una riforma fiscale, da attuare superando gli studi di settore e basando il prelievo per le piccole imprese sui ricavi reali, e l’emergenza credito. Cna invoca poi una politica su scala regionale mirata al sostegno dell’economia reale e della piccola e media impresa, da realizzare attraverso la creazione di un fondo ad hoc per le imprese che non delocalizzano ed eliminando l’Irap. Tra le richieste avanzate da Cna anche la sospensione del Patto di Stabilità che permetterebbe l’assegnazione di commesse nel campo delle opere pubbliche e della manutenzione, e la riduzione dei costi della politica e la semplificazione dei livelli in cui si articola la Pubblica Amministrazione.
”Non siamo qui per chiedere uno sviluppo senza regole, né per reclamare l’intoccabilità dell’impresa – ha detto Fancelli -. Abbiamo bisogno di una politica di sviluppo fondata sulla reindustrializzazione che faccia da modello per il manifatturiero, il turismo, la cultura, il divertimento”.