mercoledì, 24 Aprile 2024
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Operazione parcheggi, ”Il Comune rischia il commissariamento”

I parcheggi di piazza Leopoldo e piazza Bartali a Gavinana sono stati dichiarati beni vendibili dal sindaco Matteo Renzi ma secondo il pdl non possono essere venduti perchè sono stati costruiti come standard e sarebbero quindi inalienabili. Firenze rischierebbe addirittura il commissariamento.

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I parcheggi di piazza Leopoldo e piazza Bartali a Gavinana sono stati dichiarati beni vendibili dal sindaco Matteo Renzi ma secondo il pdl non possono essere venduti perchè sono stati costruiti come standard e sarebbero quindi inalienabili. Firenze rischierebbe addirittura il commissariamento.

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BILANCIO A RISCHIO. Secondo i consiglieri del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri “il bilancio previsionale 2011 è a rischio e di conseguenza il Comune di Firenze è a rischio commissariamento. Nel previsionale 2011 il Sindaco Renzi ha inserito tra i beni alienabili due parcheggi, il parcheggio di Piazza Leopoldo che ha 134 posti auto e quello di piazza Bartali a Gavinana che ha 138 posti auto”.

COSTRUITI COME STANDARD. I due parcheggi sono stati costruiti a complemento di nuove edificazioni in base alla legge Tognoli, e sono state sottoscritte apposite convenzioni urbanistiche per poter procedere agli interventi. Il parcheggio di piazza Leopoldo fu costruito per il recupero della ex Superpila, mentre il parcheggio di piazza Bartali a seguito del recupero della ex Longinotti. Proprio perché costruiti in base a recuperi ed inseriti nelle convenzioni urbanistiche, la legge non consente all’amministrazione locale di poter procedere allo svincolo o all’alienazione dei parcheggi costruiti come standard.

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COMMISSARIAMENTO? Per poterli vendere sarebbe necessario trovare in superficie altri parcheggi per equilibrare lo standard richiesto, ma a oggi non se ne sa niente. “Ora siamo vicini alla presentazione del bilancio, se non si troverà subito un rimedio ed il bilancio non verrà votato entro il 30 giugno, il Comune di Firenze rischierà il commissariamento”, hanno concluso Stella e Alessandri.

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