Una valutazione rigorosa e oggettiva, basata su criteri e indicatori precisi, legati per la grande maggioranza a fattori di qualità delle prestazioni. Una valutazione che ha come obiettivo quello di spingere tutto il sistema a riservare particolare attenzione a temi specifici considerati prioritari e a migliorare comportamenti e risultati. Questi i principali obiettivi del sistema di valutazione della sanità toscana. Nel 2007 (e lo sarà nel 2008) la dirigenza delle Asl, delle Aziende ospedaliere universitarie e degli Estav del Servizio sanitario regionale è stata sottoposta ad un’attenta analisi per verificarne il buon funzionamento.
I criteri su cui si basa la valutazione sono il risultato di bilancio, la tempestività nella trasmissione dei dati, la qualità, efficienza e appropriatezza dell’assistenza sanitaria, il conseguimento delle strategie regionali, il grado di soddisfazione percepito dagli utenti delle prestazioni sanitarie, il grado di efficienza e di soddisfazione all’interno delle aziende, i risparmi ottenuti attraverso azioni di area vasta e la sintesi dei risultati inerenti al sistema di valutazione.
In base ai risultati conseguiti, è stato calcolato il compenso aggiuntivo dei direttori generali, che può giungere fino al 20% del trattamento economico complessivo. L’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi ha consegnato ieri pomeriggio alla giunta regionale, che le ha approvate, le deliberazioni che stabiliscono per ciascun direttore generale l’ammontare del compenso aggiuntivo maturato nel 2007 e i criteri di calcolo per il 2008. “Questa valutazione – afferma l’assessore Rossi – non rappresenta affatto, come spesso sbrigativamente si dice, una pagella per i direttori generali. Gli obiettivi che ogni anno vengono proposti non sono fissati in modo astratto ma tengono conto del punto di partenza di ciascuno e concorrono a una valutazione che, pur se importante, non costituisce un elemento assoluto di giudizio sulla capacità di direzione di ciascuno di loro”.
“In Toscana gli stipendi di direttori generali, sanitari e amministrativi sono rimasti al livello del 2001 senza alcun incremento“. In particolare, l’assessore Rossi ha ricordato che lo stipendio lordo dei direttori generali va da un minimo di circa 140.000 euro ad un massimo di 147.000 euro (la cifra riservata ai direttori generali delle tre principali Aziende ospedaliere universitarie di Careggi, Pisa e Siena e al direttore generale della più grande e complessa Asl della Toscana, quella di Firenze).