venerdì, 22 Novembre 2024
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Richiamo Pfizer e Moderna in Toscana: seconda dose del vaccino a 42 giorni

La Regione Toscana sta spostando in avanti il richiamo di Pfizer e Moderna: seconda dose del vaccino dopo 42 giorni, secondo le direttive nazionali

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Si allungano i tempi per completare l’immunizzazione al Covid. Anche in Toscana il richiamo per il vaccino di Pfizer Biontech e per quello della casa farmaceutica Moderna scivola in avanti: la seconda dose del siero anti-Covid viene posticipata e somministrato 42 giorni dopo la prenotazione della prima inoculazione. La Regione si è adeguata alla direttiva del commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo che ha recepito le indicazioni del Cts, il comitato tecnico scientifico per il coronavirus. Una scelta per avere più fiale a disposizione nell’immediato e proseguire spediti con il piano vaccinale che si è aperto adesso agli over 50 anche in Toscana.

Vaccino, le linee guida della Regione Toscana per il richiamo Pfizer e Moderna a 42 giorni

Nulla cambia per chi ha già ricevuto la prima dose: per loro il richiamo di Pfizer e Moderna rimane a 21 giorni per il primo vaccino e di 28 giorni per il secondo. La Regione ha deciso di tenere ferme le agende per questi utenti. Chi invece prenota il vaccino da qui in avanti, deve attendere 42 giorni anche in Toscana per il richiamo di Pfizer e di Moderna, mentre la seconda dose di AstraZeneca resta fissata dopo 12 settimane (circa 3 mesi). La data del ritorno al centro vaccinale viene indicata automaticamente al momento della prenotazione prima vaccinazione.

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Chi ha prenotato in vaccino prima del 13 maggio, precisa la Regione Toscana, si vedrà comunicare la nuova data del richiamo a 42 giorni quando si recherà nell’hub per la prima dose: luogo e orario resteranno gli stessi, cambieranno solo i tempi della seconda dose, che sarà posticipata di altre 3 settimane. Non saranno quindi inviati SMS per spostare la seconda dosa.

Ecco in sintesi i tempi del richiamo vaccino per vaccino, in base alle direttive della Regione Toscana:

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  • Pfizer – anche in Toscana il richiamo del vaccino passa da 21 a 42 giorni (ma non per chi ha fatto la prima dose prima del 10 maggio)
  • Moderna – la seconda dose non è più prevista dopo 28 giorni, ma al 42esimo giorno (per chi ha fatto la prima dose prima del 10 maggio resta a 28 giorni)
  • AstraZeneca – la seconda dose resta dopo 12 settimane, circa 3 mesi
  • Johnson & Johnson (Janssen) – è l’unico monodose al momento approvato dalle autorità sanitarie ed è quindi necessaria una sola puntura.

Cosa cambia a Firenze per la prenotazione dei vaccini

Anche i centri vaccinali si adeguano alle nuove regole. A Firenze, l’ospedale di Careggi ha comunicato con una nota ufficiale che dal 13 maggio 2021 saranno rispettati i nuovi intervalli tra la prima e la seconda dose.

Secondo quanto previsto dalle indicazioni della Regione Toscana, a Careggi chi ha ricevuto il vaccino Pfizer o Moderna da lunedì 10 maggio sarà sottoposto al richiamo al 40esimo giorno, chi invece farà la prenotazione dopo la mezzanotte del 13 maggio dovrà tornare al 42esimo giorno per l’iniezione che completa l’immunizzazione. Nulla cambia per le persone che si sono sottoposte alla vaccinazione prima del 10 maggio (richiamo dopo 21 giorni per Pfizer e 28 per Moderna).

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Richiamo a 42 giorni per i vaccini Pfizer e Moderna: perché anche in Toscana?

La Toscana si adegua così alle linee guida nazionali sull’allungamento dei tempi per il richiamo di Pfizer e Moderna. La decisione è stata presa per estendere la campagna vaccinale, favorendo la somministrazione della prima dose a una platea più ampia di persone. Gli esperti del Cts a inizio maggio hanno raccomandato lo spostamento della seconda dose nella sesta settimana, spiegando che questo “non inficia l’efficacia della risposta immunitaria” e che la prima dose da sola dà già una protezione dallo sviluppo di forme gravi di Covid-19.

Continua però la discussione su questa scelta. Il direttore medico di Pfizer Italia, Valeria Marino, in un’intervista a Sky Tg 24 ha affermato che il vaccino è stato studiato per un richiamo a 21 giorni e che non esistono dati su un intervallo di tempo maggiore. Dal canto suo Marco Cavalieri, responsabile strategie vaccini dell’Ema (l’agenzia europea del farmaco), ha sottolineato che nei test clinici svolti dalla stessa Pfizer, “la somministrazione della seconda dose era prevista fino a 42 giorni“. Spostare il vaccino a sei settimane “quindi non è una deviazione rispetto alla raccomandazione”, ha detto.

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