La trasmissione ”Chi l’ha visto?” nell’ultima puntata è tornata ad occuparsi della scomparsa di Roberta Ragusa. Alle telecamere, il suocero della donna, Valdemaro, ha affermato ”Nessuno ha guardato nel pozzo in giardino”.
IL POZZO IN GIARDINO. Valdemaro, suocero di Roberta Ragusa, ha parlato di fronte alle telecamere della trasmissione ”Chi l’ha visto?”, affermando che “Nessuno ha guardato nel pozzo, è profondo una decina di metri ed è coperto da una lamiera pesante, difficile da spostare, ma nessuno ha guardato là dentro”, tesi condivisa dalla stessa conduttrice del programma, Federica Sciarelli ”non risulta che quel pozzo sia stato ispezionato”. Il pozzo in questione si troverebbe proprio nel giardino di casa Logli. Nessuno,almeno così sembra, lo ha ancora passato al setaccio come è stato fatto in precedenza per l’autoscuola e la casa.
OMICIDIO. Antonio Logli, marito della Ragusa, resta l’unico indagato per omicidio. L’uomo aveva una relazione segreta da più di cinque anni con la segretaria 28enne dell’autoscuola di famiglia. Le ipotesi di omicidio gravitano attorno ai segreti racchiusi tra le mura di casa Logli e dell’autoscuola, ma al momento non ci sono elementi tali da far pensare che sia stato lui ad uccidere la moglie e che abbia poi nascosto il cadavere in un luogo ”sicuro”. I Ris stanno lavorando sui prelievi effettuati nell’abitazione al momento del sopralluogo.
ALLONTANAMENTO VOLONTARIO?. Dopo i primi ”falsi” avvistamenti pochi giorni dopo la scomparsa di Roberta, dopo le testimonianze risultate inattendibili di alcune persone e dopo l’ultimo avvistamento, poi smentito, dei giorni scorsi, gli inquirenti stanno continuando a lavorare sulla pista dell’allontanamento volontario. Resta però inspiegabile come possa una donna allontanarsi da casa, lasciando i figli di 10 e 15 anni, e nascondersi per 75 giorni (ad oggi), senza dare più notizie.
LE DUE PISTE. Dunque, resta tutto sospeso ad un filo che collega le due ipotesi: l’omicidio e l’allontanamento. Ogni volta che qualcuno afferma di averla avvistata in qualche zona della Toscana, avvistamenti che si sono rivelati, ad oggi, sempre falsi, si riaccende la speranza di poter trovare Roberta viva. Ma dall’altro lato c’è l’ipotesi della sua morte, di un omicidio che potrebbe esser stato consumato per motivi legati alla relazione segreta che il marito aveva con la segretaria. Non sarebbe questa la prima volta che un uomo trovi nell’omicidio, l’unica via d’uscita da un triangolo sentimentale. Ma non ci sono elementi concreti che fanno pensare alla morte di Roberta Ragusa. Le due piste, restano appese ad un filo.
”CHI SA QUALCOSA, PARLI”. “Chi sa qualcosa.. anche un minimo particolare.. parli. Condividete. Noi non smetteremo mai di ringraziarvi per aver preso a cuore il caso di Roberta!”. Queste parole sono apparse sulla pagina Facebook “Troviamo Roberta Ragusa”, dopo il presunto avvistamento – poi smentito – di martedì scorso. Una pagina sul social network, com’è accaduto anche in altri casi, che cerca la verità, che da informazioni sulla vicenda, che unisce i conoscenti e non, attorno alla scomparsa di Roberta. Una pagina che diventa una sorta di gruppo di discussione sul caso, dove chiunque può formulare ipotesi e mostrare la propria vicinanza alla famiglia della Ragusa, agli amici e ai conoscenti. Una pagina in cui, chi vi fa visita, ha la speranza che anche questo caso, non finisca nel mucchio dei casi irrisolti.