Le ricerche a tappeto di Roberta Ragusa non sono durate abbastanza. Da un documento inedito del Comune si apprende che le operazioni di ricerca sono state portate avanti solo nelle prime 48 ore dalla scomparsa. E c’è anche chi giura di aver visto qualcosa quella notte.
IL DOCUMENTO INEDITO. Da un documento inedito del Comune di San Giuliano Terme, si legge che intorno alle 11 il comandante della Polizia Municipale riceve “sul cellulare di servizio la telefonata di Antonio Logli, marito della scomparsa, che gli comunica di non trovare la moglie e spiega che la sera prima si erano coricati e al mattino non l’aveva trovata né a letto né in casa”. Logli però non sa “riferire se Roberta era uscita con il pigiama e con un giubbotto e aggiunge di avere già attivato i Carabinieri della stazione di Pontasserchio”.
LE RICERCHE. E a quel punto i vigili urbani iniziano a cercare Roberta con tre pattuglie passando a setaccio le strade del paese e informando i colleghi dei comuni di Pisa Vecchiano, Calci, Cascina, Lucca e Pontedera, ai quali viene inoltrata una foto della donna. “Fu inoltrata – prosegue il brogliaccio – una segnalazione al pronto soccorso di Pisa, al quale si chiedeva se in quelle ore avesse ricoverato una donna con le caratteristiche della scomparsa in considerazione del fatto che la Ragusa non era provvista di documenti quando si era allontanata da casa e si presumeva avesse potuto avere una perdita di memoria in conseguenza di una caduta avvenuta nei giorni precedenti, e veniva informata la questura”.
IL TERRITORIO. Intanto, a terra “circa 30 persone con 5 cani perlustravano i terreni circostanti l’abitazione fino alle prime ore della sera”. Le battute riprendono il mattino dopo “con 55 volontari, 4 cani, 9 Vigili del Fuoco, 2 Carabinieri cinofili con 2 cani, 4 Carabinieri, 3 Vigili urbani. Sotto il controllo del sindaco e dell’assessore alla Sicurezza – si apprende dal documento – il territorio è stato ripartito in quadranti successivamente assegnati a ogni squadra composta da un responsabile e un numero variabile di volontari in relazione all’ampiezza dell’area assegnata: l’area interessata comprendeva una vasta zona che va dalle colline circostanti al fiume Serchio e comprende terreni delle frazioni di Metato, Sant’Andrea in Pescaiola, San Martino, Pontasserchio, Orzignano, Pappiana, Gello, San Giuliano Terme, Colignola, Asciano e Ghezzano. Comprese le rampe del Foro e l’area delle Capanne e le cave Cristiani e Crocino. E’ stato inoltre chiesto alle Guardie del Parco di San Rossore di ispezionare le sponde del fiume Morto”.
LA SOSPENSIONE. Alle 14 le squadre rientrano alla base senza avere trovato elementi utili. E proprio in quelle ore però, arriva la prima segnalazione “che veniva ritenuta abbastanza attendibile, di un avvistamento alla stazione di servizio Firenze Peretola sulla rete autostradale: le ricerche vengono sospese e si resta a disposizione per riattivarle immediatamente in relazione allo sviluppo delle indagini o in relazione a emergenti nuovi elementi”.”
NON E’ STATO FATTO ABBASTANZA. Dal documento si apprendono quindi le ricerche effettuate nelle ore successive alla scomparsa e sempre dal documento, si evince che non è stato fatto abbastanza. E’ bastata una segnalazione per far rallentare le ricerche. Il pozzo resta ”inesplorato” nonostante sia stato segnalato che da un po’ di tempo emana un cattivo odore, le registrazioni dell’autogrill un mistero che nessuno potrà mai apprendere e Roberta resta nascosta chissà dove. E anche alcuni cumuli di paglia collocati in un campo vicino a casa Logli, non sono mai stati ispezionati. E proprio da quel campo, la notte della scomparsa, un automobilista di passaggio avrebbe visto uscire un uomo. Un sacco di dubbi che tormentano Gello e San Giuliano Terme da oltre ottanta giorni.
DUBBI. Dubbi e incertezze sono gli unici punti fermi del caso Ragusa. Dubbi sulla scomparsa, dubbi sulle ricerche e dubbi sull’indagine tanto che il gruppo nato su Facebook si è mobilitato e vorrebbe organizzare una spedizione per battere palmo a palmo il territorio. Ma il sindaco di San Giuliano, Paolo Panattoni ha consigliato di non organizzare qualsiasi iniziativa personale. Sarà necessario un coordinamento con le forze dell’ordine per evitare un inquinamento di prove e per avere il via libera anche per perlustrare terreni privati.
”CHI L’HA VISTO?”. Durante la puntata di mercoledì 4 aprile, quando ”Chi l’ha visto?” è tornato a parlare del caso Ragusa, chi conosceva bene la donna ha affermato che non è affatto possibile che sia fuggita di casa. E in collegamento telefonico, la cugina Annamaria ha spiegato che l’allontanamento volontario non è plausibile anche perché, tra le altre cose, Roberta sarebbe scappata senza portare con se niente. Roberta pare anche che sia scomparsa mentre stava scrivendo la lista della spesa, un dettaglio molto strano, perché non è possibile che una persona faccia la lista della spesa mentre programma una fuga. Si allontana sempre di più, quindi, la possibilità che sia fuggita dalla realtà che la circondava?. La stessa cugina di Roberta ha chiesto, lanciando un appello, che vengano riprese le ricerche sul territorio. Il suocero di roberta invece, ha dichiarato che anche se la donna è uscita da sola allora si può pensare ad una perdita della memoria – causata dalla caduta del giorno precedente la scomparsa – perché egli è convinto che suo figlio non abbia nulla a che fare con il caso.
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