Entrava a volto scoperto nei negozi del centro tenendo in mano la sua pistola, una 357 magnum regolarmente detenuta. Si faceva consegnare i soldi ed usciva senza mai essere violento. Aveva addirittura chiesto scusa al portiere di un albergo che, minacciato dalla sua arma, aveva detto che non c’erano soldi in contanti da potergli consegnare.
Vittime delle rapine erano commercianti di ogni genere, tabaccai, negozi di bigiotteria e di telefonia. Il suo bottino, circa 3.000 euro in totale, era servito a mangiare, a vestirsi e a pagarsi l’affitto in un albergo del centro. Dopo esser stato sfrattato da una casa popolare lo scorso febbraio l’uomo aveva infatti vissuto in vari alberghi della città.
I carabinieri lo hanno arrestato proprio nell’ultimo di questi hotel. L’uomo ha spiegato ai militari di essere disperato, senza lavoro e da poco anche senza la moglie, che lo aveva lasciato tornando a vivere dalla madre con le due figlie. Ha confessato di non aspettare altro che essere preso. È stato trasferito al carcere di Sollicciano. Il reato contestato è rapina continuata a mano armata.