”Da Massa a Grosseto, da Lucca ad Arezzo, passando per Livorno, Pisa Prato, Pistoia, Siena e Firenze, ovunque grande partecipazione alle manifestazioni indette nell’ambito dello sciopero generale della Cgil”: lo annuncia la Cgil in una nota.
”BASTA”. La scritta ”basta” è stata riprodotta in otto delle dieci piazze sedi di manifestazione. Già di prima mattina Alessio Gramolati, segretario generale della Cgil Toscana, dichiarava: “Se al governo nono basta gridare per farsi sentire, vuol dire che glielo scriveremo”. In piazza non solo lavoratori, pensionati e studenti, precari, ma anche rappresentati politici e delle istituzioni con tanto di fascia tricolore al collo.
SCUOLE E INDUSTRIE. ”Piazze piene – continua la Cgil – ma anche fabbriche, scuole ed uffici vuoti. Alta l’adesione anche nella scuola, settore solitamente restio ad incrociare le braccia, 31.08% la percentuale di adesione, ai livelli degli scioperi unitari meglio riusciti. Da una rilevazione a campione sulle grandi, medie e piccole industrie toscane la percentuale di adesione è stata del 69.9%. Nei settori sanità, enti locali, stato e agenzie la percentuale media di adesione si aggira intorno al 50%. Buona la riuscita dello sciopero anche nel settore del terziario e commercio con una adesione media superiore al 60%. Nei trasporti quasi ovunque lo sciopero è in corso in queste ore e quindi non siamo ancora in grado di dare dati”.
SODDISFAZIONE. In casa Cgil, dunque, si registra grande soddisfazione. “La partecipazione complessiva alle manifestazioni e l’adesione allo sciopero è stata superiore a quella del 2 luglio dello scorso anno – continua Alessio Gramolati – quando a Firenze sfilarono migliaia e migliaia di lavoratori arrivati da tutta la Toscana e si ritrovarono in Piazza Santa Maria Novella per ascoltare il comizio di Susanna Camusso. “Grazie di cuore – conclude Gramolati – agli uomini e alle donne della Cgil e a tutti coloro che insieme alla Cgil oggi, in tutta la regione, hanno gridato basta!”.
DIPENDENTI PUBBLICI. Ma, secondo la Fp-Cisl, i dipendenti pubblici che avrebbero aderito allo sciopero della Cgil sarebbero stati solo il 5,21%. “Sono stati pochi – spiega il segretario generale della Fp-Cisl Giovanni Faverin – i lavoratori pubblici ad incrociare le braccia: solo il 5,21% del totale. Una percentuale più bassa rispetto agli ultimi scioperi della Cgil e che oltretutto negli anni è andata costantemente calando”. “L’adesione allo sciopero – continua – risulta bassa in ogni parte d’Italia: si va dall’1,3% della Campania, all’1,5% di Lazio e Trentino, al 2,7% del Friuli, mentre anche in una regione rossa come la Toscana la percentuale supera di poco il 10%”.