I genitori avevano già pensato al peggio. Erano ormai tre mesi che la loro figlia non tornava a casa. Ma la donna ha scritto una lettera rassicurandoli.
LA SCOMPARSA. Vanessa Rosi, agente di viaggio residente a Pinete a Fucecchio, era scomparsa misteriosamente il 12 giugno scorso. I genitori stavano iniziando a pensare al peggio: dal suicidio al rapimento.
LA LETTERA. La lettera arrivata ai genitori li ha però rassicurati: Vanessa, trentasei anni, scrive di stare bene e di aver preso semplicemente una pausa dal lavoro e dagli affetti più cari, ricercando un periodo di solitudine. La lettera è stata inviata da una piccola località vicino Trapani, in Sicilia. La fuga, spiega l’avvocato della famiglia Rosi, è stata solo un modo per cercare un po’ di tranquillità fuori dall’ambiente quotidiano. Forse c’entra una crisi degli affetti e lo stress lavorativo.
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LE RICERCHE SICILIANE. Che Vanessa fosse non lontano da Trapani era stato comunque accertato grazie ai tre prelievi effettuati col bancomat, in una banca della città siciliana. La donna era stata ripresa dalle telecamere del sistema di controllo, ma indossando grandi occhiali e un cappelo, non era stato possibile riconoscerla. I genitori, speranzosi, avevano fatto anche un viaggio in Sicilia cercando Venessa nei dintorni della banca, mostrando delle foto della donna e chiedendo se qualcuno l’aveva vista. Le loro ricerche però erano andate a vuoto. Per fortuna è arrivata poco dopo al lettera della ragazza.