giovedì, 25 Aprile 2024
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Scoppia bombola in centro iperbarico, donna ustionata. Aperta l’inchiesta

La donna stava facendo un controllo tecnico,quando si è sprigionata la fiammata. La parte del corpo più ustionata sono le braccia, che ha usato per ripararsi il volto.

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A causa dello scoppio di una bombola di ossigeno, una donna si è gravemente ustionata. Adesso non è più in pericolo di vita.

LO SCOPPIO. È successo ieri nel centro di medicina iperbarica e subacquea di Massa, convenzionato coi sistemi sanitari di Toscana e Liguria: una bombola di ossigeno è esplosa e un tecnico di laboratorio, una donna di trentuno anni di Sarzana, è rimasta gravemente ferita.

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LA DONNA. L’incidente è avvenuto in un deposito esterno al centro dove ci sono le bombole che servono agli impianti. La trentunenne si era recata nel deposito per effettuare manualmente un’operazione di rifornimento di ossigeno. Poi secondo alcuni testimoni si è udito un forte scoppio. La donna ha cercato di ripararsi il volto con le braccia e sono infatti gli arti superiori la parte del corpo più gravemente ustionata.

I SOCCORSI. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri, l’Asl e l’Arpat e il 118. La donna quando è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale di Massa era cosciente e doveva essere trasferita al centro grandi ustionati di Pisa, ma le sue condizioni si sono aggravate ed ha avuto un arresto cardiaco. Adesso è ancora ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Massa.

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L’INCHIESTA. Oggi la procura di Massa ha aperto l’inchiesta per risalire alle cause dello scoppio della bombola di ossigeno. Inoltre durante la notte le condizioni della donna sono migliorate e non è più in pericolo di vita.

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